Statne in medio virtus? La virtu’ e’ veramente nel mezzo? Discutiamo di questo argomento in ambito scienza, cercando di capire ove ha senso cercare il compromesso e la via di mezzo, e quando intraprendere questa strada e’ assolutamente deleterio.
In medio stat virtus: con questa massima gli antichi romani intendevano consigliare la ricerca dell’equilibrio tra delle posizioni antitetiche.
Oggi, spesso, viene utilizzata per placare gli animi sulle più disparate diatribe da alcuni “autoeletti” moderatori, grandi supporter della “via di mezzo”.
Ha sempre senso parlare di “via di mezzo”?
Sicuramente ha senso quando parliamo di interazioni umane: il compromesso è alla base della convivenza.
Come ricorda ilarmente Balasso, infatti, “il matrimonio è l’arte di trovare un compromesso tra le parti che lasci insoddisfatti entrambi in eguale maniera”.
Quando invece si inizia a discutere in ambito scientifico il discorso cambia drasticamente.
2+2 = 4.5!
L’esempio più lampante è quello matematico: 2+2=4 .
Se qualcuno venisse a dirmi 2+2=5 sarebbero scorretti i seguenti comportamenti:
- Ritenere la seconda un’opinione valida al pari della prima
- Cercare di mediare tra le due “opinioni”. 2+2, infatti, non sarà mai uguale a 4.5
Disclaimer per i Matematici che seguono questo giornale: chiaramente possono essere costruiti gruppi in cui 2+2=5. Ne parleremo a breve. Nel mentre buon proseguimento di lettura
Il problema della “via di mezzo”, infatti, è che si può applicare alle opinioni (e non sempre) ma mai ai fatti.
Perche’ parliamo di tutto questo?
Questa lunga premessa è necessaria per comprendere che alcune posizioni di mediazione in ambito scientifico, al momento specificamente negli ambiti medico e geofisico, non possono essere tollerate.
Il cambiamento Climatico
Il Cambiamento Climatico è in atto, ed è necessario attuare un cambio di rotta radicale: prendere solo metá delle precauzioni possibili non servirá a nulla, se non a rallentare l’inevitabile. Eppure tanto i protocolli in atto adesso (spesso definiti “eccessivi” quando in realta’ neppure lontanamente sufficienti) quanto quelli in programma per il futuro non intendono tener conto della gravita’ della soluzione. Chi vivra’, se vivra’, vedra.

La profilassi vaccinale
Altro esempio: Trump, in molte delle sue svariate interviste, dichiara di voler cambiare il calendario vaccinale. Questo per fare sì che i bambini ricevano “dosi minori di vaccini su un periodo di tempo più lungo”. Ovviamente questa via di mezzo non è accettabile. In primis si basa sul concetto assolutamente falso ed antiscientifico che i vaccini come sono oggi concepiti possano far male. Inoltre e’ una scelta assai pericolosa: si viene, infatti, a creare una finestra di tempo estremamente lunga in cui un bambino non è più protetto ne’ dagli anticorpi della madre ne’ dalla immunizzazione vaccinale.
La virtu’ quindi non e’ nella via di mezzo?
Diventa quindi necessario, in un mondo in cui ad ogni opinione viene data la stessa dignità senza prima indagare sulla validità o veridicità dei fatti a sostegno di suddetta opinione, reindirizzare il dialogo su un binario di obiettività e basato su fatti verificabili!
Non dobbiamo essere obbligati a tollerare le altrui idee se queste non sono supportati da dati. E’ anzi importante scagliarsi contro suddette idee e sottrarre a chi propugne queste idee un bacino di utenza. Queste persone vanno isolate e messe in condizione di non nuocere.
Se sento la voglia di mangiare una barretta di sapone, ma mi viene detto che farlo sarebbe una sciocchezza, mangiarne mezza non è comunque un compromesso accettabile!
Francesco Avanzi