Il Consiglio dei Ministri ha approva il Documento Programmatico di Bilancio da inviare a Bruxelles, prima della Manovra. Previsto un taglio delle tasse di circa 8 miliardi e un altro miliardo per ridurre le bollette di luce e gas. Ancora nessuna decisione sul futuro di Quota 100, ma Salvini smentisce strappi interni al Governo. Il reddito di cittadinanza sarà rifinanziato e il superbonus verrà mantenuto solo per le case popolari e i condomini.

Per ora il Documento Programmatico di Bilancio contiene solo lo scheletro di quella che sarà la manovra. La base di partenza sono 22/23 miliardi, pari a 1,2 punti del PIL e sarà finanziata con l’extra deficit. L’extra deficit è la differenza tra l’indebitamento a livello tendenziale a politiche invariate e l’indebitamento programmatico fissato al 5.6% del PIL.

I dettagli della Manovra

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha presentato il Dpb ai partiti di maggioranza, annunciando un intervento da 8 miliardi per il taglio delle tasse. Italia Viva e Forza Italia ne avevano chiesti almeno 10. Il taglio delle tasse si concentrerà prevalentemente sulla riduzione del cuneo fiscale. Confindustria chiede un’alleggerimento dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive), per evitare che venga sostituita dall’Ires. Nonostante la richiesta, un intervento del genere è al momento difficile e probabilmente sarà rinviato ala delega fiscale.

Tra le ipotesi al vaglio c’è la cancellazione della Cassa Unica Assegni Familiari (Cuaf), per ora a carico dei datori di lavoro, ma che costa circa 2 miliardi allo stato. La misura si incrocia con l’introduzione dell’assegno unico, come riporta Agi.it. È ancora da decidere se i datori di lavoro dovranno continuare a versare una quota per il Cauf, o se i finanziamenti arriveranno da altrove. Tutte queste misure che impattano sul fisco fiscale, sono inquadrate all’interno della riforma dell’Irpef. La volontà del governo è di non penalizzare il ‘ceto medio’ e di cercare di non pesare troppo sul bilancio delle famiglie.

Reddito di Cittadinanza e riduzione delle tasse: tolta la Tampon Tax

Previsti ulteriori stanziamenti per il Reddito di Cittadinanza. A quanto di apprende, la misura potrebbe subire dei cambiamenti. Ci saranno probabilmente più controlli per ottenerlo e sarà incentivato l’aiuto nel trovare un lavoro.

Il taglio delle tasse è accompagnato da un altro miliardo, che fa fronte ai rincari sulle bollette di gas e luce. Per permettere questa misura, si ricorrerà a uno dei miliardi previsti dalla Nadef alla riforma del fisco. Bisogna aggiungere anche gli 8 miliardi previsti per il taglio delle tasse. Il superbonus sarà prorogato fino al 2023, ma solo per i condomini e le cosiddette case popolari. Escluse quindi case unifamiliari, ville e villette. In forse il bonus facciate. Gli altri incentivi per l’edilizia dovrebbero essere rifinanziati per altri tre anni.

Plastic tax e Sugar tax saranno probabilmente rinviate al 2023. La Plastic Tax, l’imposta sul consumo della plastica monouso, entrerà in vigore nel 2023. L’obiettivo della tassa era di disincentivare l’uso della plastica monouso, di conseguenza ridurne la produzione, e avrebbe dovuto entrare in vigore da luglio 2020. Analoga la situazione della Sugar Tax, l’imposta sulle bevande analcoliche zuccherate.

Tolta invece la Tampon Tax. Tra i provvedimenti si legge infatti “il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile”. La riduzione non soddisfa del tutto le richieste, che puntavano ad una riduzione al 4%. Si tratta comunque di un importante passo avanti. Previsto anche un piano antiviolenza ed uno sulla parità di genere.

Sanità, scuola, ricerca e università: cosa sarà introdotto in Manovra

Il Fondo Sanitario Nazionale sarà incrementato rispetto al 2021. Fino al 2024 saranno stanziati 2 miliardi l’anno. Ulteriori risorse sono finanziate per i farmaci innovativi. Per quanto riguarda università e ricerca verrà aumentato il Fondo di Finanziamento ordinario per l’università e il fondo per la ricerca. Le borse di studio per specializzandi in medicina saranno 12.000. I contratti a tempo determinato degli insegnanti saranno prorogati fino a giugno.

Stanziati ulteriori risorse per garantire livelli essenziali a regime per gli asili nidi e per permettere la manutenzione della viabilità provinciale. Più risorse anche per il trasporto pubblico.

Quota 100: le ipotesi per superarla

Quota 100 scadrà il 31 dicembre e si discute su cosa fare dopo. Tra le ipotesi c’è l’estensione dell’Ape sociale per includere più lavoratori. Si parla anche di Quota 102 e Quota 104, rispettivamente per il 2022 e 2023. Le due misure vogliono attenuare lo scalone della Legge Fornero. Con Quota 102, potrebbero andare in pensione 50 mila persone, se hanno almeno 64 anni e 38 anni di contributi. Verrebbero dunque esclusi i nati dopo il 1960 e quelli che non sono riusciti ad accedere a Quota 100. La Lega è contraria a quest’ipotesi. Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, ha avanzato l’idea di lasciare Quota 100 solo per gli statali.

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Michela Andreatta