Manovra, eliminata norma sul Pos: venerdì il voto di fiducia

Foto dell'autore

Di Serena Pala

Nella notte si è concluso l’esame degli emendamenti alla Manovra 2023 in commissione Bilancio, alla Camera. Il testo approderà in aula domani, mentre il voto di fiducia è atteso per venerdì 23 dicembre. Tra le norme, la soppressione di quella per il pagamento con Pos. Tutte le altre misure.

Manovra 2023, in attesa del voto di fiducia: le misure

Nella nottata, dopo sette giorni di lavoro, la commissione ha concluso l’esame degli emendamenti in merito alla Manovra 2023 e ha quindi concesso il mandato ai relatori, Paolo Trancassini, Roberto Pella e Silvana Comaroli. Si attende domani il testo in aula, alla Camera e venerdì il voto di fiducia.

Di seguito tutte le norme approvate in Commissione di Bilancio, in attesa del voto di venerdì.

  • Via libera alla proroga al 31 dicembre per il Bonus 110.
  • Eliminazione della norma sul tetto di 60 euro per il pagamento con Pos, tornano quindi le multe ai commercianti che rifiuteranno di accettare pagamenti elettronici. Introdotto dunque un “ristoro” a seguito della soppressione della norma sul Pos: per mitigare i costi delle transazioni a carico degli esercenti fino a 30 euro, è previsto un tavolo permanente. Qualora, però, non giunga ad un “livello dei costi equo e trasparentescatta per i prestatori dei servizi di pagamenti e per le banche un “contributo straordinario” per misure che vadano a contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti.
  • l’App18 per i 18enni è stata riformulata, arrivano infatti due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito: la “Carta della cultura Giovani” e la “Carta del merito“.
  • Per ciò che concerne il mutuo, torna la possibilità di rinegoziarlo passando dal tasso variabile al tasso fisso.
  • Riguardo alle pensioni, cambia la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni. Sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro); mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale.
  • Approvata nuova stretta sul Reddito di cittadinanza. Non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che, essendo stata rifiutata, fa perdere il diritto al sostegno. Slitta poi di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015.
  • Vengono prorogati fino al 30 giugno 2023, tavolini all’aperto e dehors liberi. Al via anche il bonus Iva al 50% per l’acquisto di “case green” e al fondo per i collegamenti aerei per Sardegna e Sicilia.
  • Prorogato anche il Bonus mobili, non a 5.000 euro – come già previsto – ma a 8.000 euro, riducendo dunque il taglio rispetto ai 10.000 di quest’anno. Un emendamento prevede infatti per gli anni 2023 e 2024 l’ammontare per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici green in caso di interventi di ristrutturazione della casa, sul quale è possibile richiedere una detrazione del 50% delle spese, che sale dai 5.000 euro agli 8.000 euro.

Serena Pala

Seguici su Google News