Maria De Filippi e la storia d’amore con Maurizio Costanzo: “All’inizio ero la sua amante”

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Di Redazione Metropolitan

«All’inizio nessuno sapeva di me e Maurizio CostanzoSiamo stati scoperti al telefono». Maria De Filippi, ospite a Domenica in qualche mese fa, ha rivelato a Mara Venier come venne alla luce la sua relazione con Maurizio Costanzo, all’epoca sposato con Marta Flavi: «All’epoca c’era il duplex, io stavo a casa mia da sola e stavamo al telefono, lui a casa con lei che alzò la cornetta, quindi eravamo tutti e tre al telefono». Maria, che lavorava per Costanzo, ebbe «paura»: «Mia madre lo chiamò per sapere che intenzioni avesse con me. Io mi auguravo che lui avesse il coraggio di dire, di continuare la storia».

Maria De Filippi non si aspettava che i problemi di salute di Maurizio Costanzo portassero a un esito così ravvicinato, ieri il conduttore è morto

Maria De Filippi e la storia d’amore con Maurizio Costanzo

 E lei, dopo ventisette anni di matrimonio, è sempre più convinta che lui sia la sua «metà della mela». E pensare che gli inizi del loro rapporto, nel 1989, non facevano presagire nulla di buono: «Lavoravo all’Univideo, un’associazione contro la pirateria delle videocassette. Mi mandarono a Venezia per un dibattito e andai a prendere Maurizio Costanzo per portarlo al Festival. Lì l’ho conosciuto, poi è passata una settimana e mi ha chiamato chiedendomi se avessi voglia di lavorare per lui. Mi era antipatico perché faceva sempre domande scomode. A Venezia mi mise in imbarazzo perché mi disse “La prego, si può spostare che vorrei evitare fotografie con lei”. Ci rimasi male, pensai questo è pazzo».

Però accettò di lavorare per lui: «All’inizio ci davamo del lei. Quando ancora non ero popolare, e arrivavamo nei posti, mi sentivo messa da parte, direi sicuramente di essere stata gelosa di Maurizio». Poi, «conoscendolo», è cambiato tutto: «Ho imparato che Maurizio sa esserci, è un punto fermo, penso che mi abbia rasserenato. Io avevo due lati diversi. Uno molto forte, la certezza di saper fare, però dal lato dei sentimenti ero insicura, diffidente, con lui ho imparato a fidarmi».

Da allora il loro rapporto non ha mai conosciuto crisi: «È stato la mia vita, Maurizio, è la mia vita, tutti i giorni. È il mio unico amore». Maurizio e Maria, Maria e Maurizio. Sempre insieme, anche quel 14 maggio 1993 che Maurizio ha definito «il giorno più brutto» della sua vita. A poca distanza dal Teatro Parioli di Roma, esplose un’autobomba riempita con 70 chili di tritolo. L’obiettivo era Costanzo, da sempre impegnato contro la mafia, che stava viaggiando in auto — di ritorno dalla registrazione del Maurizio Costanzo Show — insieme a Maria, al cane e all’autista. Si salvarono tutti miracolosamente: «Ho avuto una paura folle. Da quel momento partì la scorta e promisi a mio padre che non sarei più salita in macchina con lui. Chiesi a Maurizio, inoltre, di non parlare più di mafia»Il giorno dell’attentato il giornalista decise che avrebbe sposato Maria: «Perché capii una cosa fondamentale: è lei la persona che voglio che mi tenga la mano quando morirò».

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