Maya Angelou è la prima donna afroamericana raffigurata sul quarto di dollaro americano

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Di Redazione Metropolitan

Maya Angelou, la poetessa, a quasi 10 anni dalla sua morte, che continua ad essere ricordata ed ammirata anche oggi, finisce sul quarto di dollaro.

Tra le donne presenti dell’American Women Quarters Program ci sarà Maya Angelou, leggendaria poetessa e attivista, la prima donna di colore ad apparire sulla moneta da un quarto di dollaro americano. Il nuovo conio è entrato in circolazione lunedì 10 gennaio ed è il primo del programma American Women Quarters, che includerà monete con donne importanti nella storia americana come: Sally Ride, l’astronauta prima donna americana nello spazio; l’attrice asiatica americana Anna May Wong; la leader della Nazione Cherokee Wilma Mankiller e la suffragetta e politica Nina Otero-Warren.

Maya Angelou fa parte di un progetto di 5 anni che vedrà come protagoniste le più importanti donne americane

La nuova moneta presenta ancora il volto di George Washington sul lato “testa”, mentre il lato “croce” onora la Angelou evocando una delle sue opere più famose, l’autobiografia “I Know Why the Caged Bird Sings” venendo raffigurata come un uccello in volo, con le braccia alzate e con un sole nascente dietro di lei. L’American Women Quarters Program è un programma quadriennale che celebra i risultati e i contributi delle donne allo sviluppo della storia degli USA. Partirà nel 2022 e proseguendo fino al 2025, la Zecca degli Stati Uniti rilascerà fino a cinque nuovi modelli inversi ogni anno che raffigureranno il volto di queste donne.

La poetessa, deceduta nel 2014, era un’attivista di spicco nel movimento per i diritti civili, lavorò con leader come Malcolm X e Martin Luther King Jr. Nel 1944, a soli 16 anni, diede alla luce un figlio e per sopravvivere fece di tutto, e lavori come la prostituta e la spogliarellista. Fino al momento in cui decise che la sua voce «era potente» e doveva essere usata per denunciare le ingiustizie della società. E lo fece! Fino a quando dopo l’uscita del suo bellissimo libro di memorie del 1969 (“Io so perché canta l’uccello in gabbia”) la poetessa ha ricevuto da Barak Obama la medaglia presidenziale della libertà, poi scomparsa nel 2014, parla di razzismo e degli abusi subiti da bambina dal compagno della madre.

Enrica Nardecchia