Il frontman degli INXS, Michael Hutchence, ha lasciato un enorme vuoto nel panorama musicale. Personaggio carismatico che non resse all’urto della vita.
In ricordo di Michael Hutchence
Michael, frontman degli INXS e uno dei più amati nella scena australiana, moriva suicida il 22 novembre 1997 a soli 37 anni. Fondò gli INXS nel lontano ’77 con i fratelli Farriss con un nome differente. Non è stato solo un membro degli INXS: da solista incise del materiale incredibile nell’ambito del progetto elettropop conosciuto con il nome di Max Q. Fu un artista dimenticato troppo in fretta. Come tanti nel mondo della musica, la depressione e la dipendenza da alcool e droghe sancirono la sua fine. Per ricordare il genio di Michael nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa abbiamo selezionato, in ordine sparso, alcuni fra i suoi brani più rappresentativi e intriganti, sia con la sua band che in altre dimensioni.
I brani più rappresentativi
Ecco la lista dei brani che meglio hanno rappresentato la carriera del cantante australiano, sia con gli INXS che da solista:
INXS, “Suicide Blonde” (dall’album “X”, 1990)
Michael Hutchence & London Symphony Orchestra “Under My Thumb”
Michael Hutchence, “Baby, Let’s Play House”
INXS, “What You Need” (dall’album “Listen Like Thieves”, 1985)
Michael Hutchence, “A Straight Line” (dall’album solista postumo del 1999 “Michael Hutchence”)
INXS, “New Sensation” (dall’abum “Kick”, 1987)
INXS, “Need You Tonight” (dall’abum “Kick”, 1987)
Michael Hutchence & Don Walker, “Speed Kills” (singolo del 1981)
Lorenzo Tassi
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