È ancora alta la tensione tra Francia e Italia sulla questione migranti. Dopo le accuse della scorsa settimana del ministro degli Interni, Gérald Darmanin, questa volta ad attaccare il governo Meloni è il leader del partito di Macron, Stephan Séjourné.

Migranti, Francia e Spagna attaccano Meloni: cosa è successo

Sale ancora la tensione tra Italia e Francia sulla questione migranti. Dopo le accuse della scorsa settimana del ministro degli Interni, Gerald Darmanin, secondo cui l’Italia si trova a fronteggiare “una gravissima crisi migratoria”, ma “è incapace di gestire i problemi migratori”, questa volta a rilanciare l’attacco contro l’operato del governo italiano è il leader del partito di Macron, Stephan Séjourné, che in un’intervista a Le Figaro ha affermato: “L’estrema destra francese prende a modello l’estrema destra italiana. La loro incompetenza e impotenza va denunciata. La Meloni fa molta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”. La risposta della premier Meloni non si è fatta attendere: da Praga, dove ha incontrato l’alleato ceco Fiala, la presidente del Consiglio, in riferimento alle parole di Séjourné, ha commentato: “Evidentemente, c’è qualche problema che devono risolvere. Ma non credo sia un problema che hanno con noi. Evidentemente, c’è qualche problema di tenuta del consenso che bisogna affrontare, ma è un problema interno. Non mi ci voglio infilare, capisco le difficoltà”.

Intanto, in questi giorni, giungono critiche verso l’Italia anche dal governo di Madrid. In particolare, la ministra del Lavoro spagnola Yolanda Diaz, criticando al Congresso dei deputati il programma del partito di estrema destra Vox, che “parla di limitare il diritto allo sciopero e la negoziazione collettiva, privatizzare le pensioni e tornare a contratti spazzatura”, ha affermato che questo “coincide” con quello della premier italiana Giorgia Meloni, la quale “il Primo maggio ha varato un decreto che va contro i lavoratori e le lavoratrici” per “tornare a contratti spazzatura”.

Roberta Maria Di Giovangiulio

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