Migranti: nuovi sbarchi nei porti chiusi

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Di Redazione Metropolitan

A bordo 53 migranti di nazionalità pachistana, sbarcati in Calabria

Migranti. Due unità navali della Guardia di Finanza calabrese, una del Gruppo Aeronavale di Taranto e una del Roan di Vibo Valentia, hanno soccorso un natante di non più di quindici metri al largo di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. A bordo 53 migranti, di nazionalità pachistana.

Gli sbarchi fantasma

Si chiamano sbarchi fantasma, gli arrivi via mare con piccole imbarcazioni difficili da individuare, ma sempre di sbarchi si tratta: la Guardia di Finanza ha individuato i migranti nel pomeriggio di ieri e ha avviato le operazioni per scortare la barca sino al porto di Crotone.

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Migranti a bordo di piccole imbarcazioni – Photo Credit: news.leonardo.it

I migranti sono sbarcati in mattinata: tra di loro risultano dieci minori. A seguito dello sbarco, il personale medico ha riscontrato buone condizioni di salute. Nessuno è in pericolo di vita.

I migranti hanno poi raggiunto il centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto e le forze dell’ordine hanno individuato e arrestato i due scafisti ucraini che viaggiavano con loro.

Dai primi racconti il natante è salpato dalla Turchia alcuni giorni fa, ma l’ANSA fa sapere che non è l’unico ad essere giunto sulle nostre coste nella giornata di ieri.

Non solo Crotone

Un tweet di Mediterranean Hope, infatti, segnala lo sbarco di altri 38 migranti nel porto di Lampedusa.

Anche in questo caso, i migranti viaggiavano su una piccola imbarcazione di legno e sono stati accompagnati al porto siciliano tramite una motovedetta della Guardia Costiera.

Un gruppo variegato (una bambina, 20 uomini, 17 donne), con persone provenienti da Costa D’Avorio, Guinea e Tunisia. La Libia, invece, il porto d’origine.
I test medici hanno riscontrato numerosi casi di disidratazione e una delle donne versa in condizioni preoccupanti.

Migranti, i porti sono chiusi

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Matteo Salvini, Ministro dell’Interno – Photo Credit: Valerio Portelli / LaPresse

Il Viminale fa sapere che la situazione è perfettamente sotto controllo.
Una nota che rassicura i milioni di elettori che hanno riposto la propria fiducia nel ministro dell’interno.
Matteo Salvini continua a mostrarsi sereno e non perde occasione per ribadire che i porti italiani sono chiusi.

Nella notte, però, sempre Mediterranean Hope segnala lo sbarco di altre 15 persone, in gran parte di origine Eritrea, approdate al molo di Lampedusa. Altre 10, provenienti da Turchia, Siria e Pakistan, sono sbarcate ieri al porto di Otranto.
Ancora una volta, Salvini festeggia troppo presto.

Forse il Viminale sta facendo affidamento su mappe antiche, in cui i porti calabresi, siciliani e pugliesi non venivano considerati italiani o forse, più semplicemente, abbiamo frainteso il significato di sbarchi fantasma.

Sbarchi che non esistono e che ci stiamo immaginando.