Migranti, sanzioni e confische per le navi delle Ong fuori norma

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Di Alessia Spensierato

 Il Consiglio dei ministri ha battezzato il nuovo codice di condotta per le navi delle Ong. La Camera, dove va in scena un aspro scontro con l’opposizione, ha votato la fiducia al decreto con le norme anti-rave. E oggi dopo una maratona notturna, per scongiurare le decadenza del provvedimento, con ogni probabilità a Montecitorio verrà utilizzata la “ghigliottina”: il meccanismo che permette di porre in votazione un decreto nell’imminenza della scadenza (domani), anche se non è terminato l’esame dell’Aula.

Il provvedimento, preparato dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi in «piena sintonia con Meloni Salvini», stabilisce prima di tutto le regole per le Ong che devono essere «in possesso dei requisiti di idoneità tecnico-nautica». E chiarisce che il «transito e la sosta delle navi sono garantiti ai soli fini di assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone prese a bordo a tutela della loro incolumità».

Il comandante deve «avviare tempestivamente iniziative volte a informare le persone prese a bordo della possibilità di richiedere la protezione internazionale sul territorio dell’Unione europea e, in caso di interesse, a raccogliere i dati rilevanti da mettere a disposizione delle autorità». Inoltre la nave Ong è obbligata a chiedere «immediatamente l’assegnazione del porto di sbarco», che va raggiunto «senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso». E deve fornire alle autorità italiane Sar «le informazioni richieste ai fini dell’acquisizione di elementi relativi alla ricostruzione dettagliata dell’operazione di soccorso».

Questo per scongiurare “abboccamenti” con gli scafisti.

Corposa la parte delle sanzioni che saranno decise dai prefetti. Al comandante della nave Ong che viola il codice di condotta «si applica una multa da 10 mila a 50 mila euro».

«La responsabilità si estende all’armatore e al proprietario della nave» che sarà soggetta al «fermo amministrativo per due mesi». Ancora: «In caso di reiterazione della violazione, si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca della nave». In più, «quando il comandante della nave o l’armatore non fornisce le informazioni richieste» dalle autorità Sar, «o non si uniforma alle indicazioni», «si applica la sanzione amministrativa da 2 mila a 10 mila euro». E scatta il fermo amministrativo per venti giorni. «In caso di reiterazione della violazione, il fermo è di due mesi», che diventa confisca se la violazione si ripete.
Prima del via libera, Piantedosi ha illustrato gli ultimi dati: i migranti sbarcati nel 2022 sono stati 101.922 (67mila nel 2021) e di questi 11.892 sono stati trasportati dalle Ong.