Milo Manara, la sensualità in punta di matita

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Di Chiara Cozzi

Una vita intera dedicata all’arte quella di Milo Manara, nato il 12 settembre di 77 anni fa a Luson, un paesino di poco più di mille anime in Alto Adige. Dalle montagne muove i primi passi fino ad arrivare in Veneto, più precisamente a Verona, dove fin da giovane si appassiona all’arte. Da ragazzo frequenta il liceo artistico ma il rapporto con il futuro è difficoltoso: abbandona prima la facoltà di architettura e poi la pittura.

Da questo momento comincia il percorso che lo avvicinerà sempre di più alla fumettistica erotica: comincia infatti a realizzare alcune tavole per Genius, un emule di Diabolik; fino ad approdare a Jolanda de Almaviva, personaggio ispirato alla Jolanda di Salgari.

Milo Manara: l’arte di rappresentare l’eros e la bellezza dell’umanità

Milo Manara
© Simone Florena

Nel 1982 Manara si trova a collaborare con Playmen e dà vita a uno dei suoi personaggi, nonché storie, più celebri: Claudia Cristiani, protagonista de Il gioco. Questo avvenimento contribuisce a consacrare Milo Manara come uno dei massimi esperti del disegno erotico: nascono successivamente altri personaggi celebri, come Miele; ma anche Giuseppe Bergman, alter ego del fumettista stesso, che condivide le avventure con H.P., nientemeno cioè che Hugo Pratt, altro fumettista di cui Manara era un grande estimatore.

Manara rivisita anche storie e miti ben noti al mondo: da La lettera scarlatta di Hawthorne per Tutto ricominciò con un’estate indiana; a Gulliveriana, rivisitazione femminile ed erotica de I viaggi di Gulliver; fino a L’asino d’oro di Apuleio. Non da dimenticare le ispirazioni e le collaborazioni con Federico Fellini, per il quale realizza i fumetti di Viaggio a Tulum basandosi su una sceneggiatura del regista che non divenne mai un film.

Negli anni 2000 si avvicina a Jodorowski, con cui realizza le tavole de I Borgia; collabora con Marvel Italia e con Panini, per cui realizza delle tavole in cui ripercorre la vita di Caravaggio.
Nel 2020, durante i momenti più duri della pandemia da Covid-19, ha reso omaggio alle categorie medico-sanitarie rappresentandone i lavoratori come degli eroi che combattevano contro il virus per salvare il mondo.

Chiara Cozzi

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