Mondiali Qatar 2022, Girone A: Olanda favorita, ma tante insidie

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Di Alessandro Salvetti

Siamo entrati nella settimana che porta al fischio d’inizio del primo match dei Mondiali del Qatar 2022. Domenica, infatti, alle ore 17:00 italiane, all’Al Bayt Stadium di Al Khor, si disputerà la partita inaugurale fra i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador, primo match del Girone A, che comprende anche Olanda e Senegal. Girone all’apparenza semplice per gli Orange, ma che potrà riservare diverse insidie.

Mondiali Qatar 2022, Girone A: Olanda per il primo posto

I favoriti per il primato nel Girone A, ovviamente, non possono che essere gli olandesi di Van Gaal. Apparsi in ottima forma sia in Nations League – dove si sono qualificati alle Final Four grazie a 5 vittorie e un pareggio in 6 gare – che nel gruppo di qualificazione – 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta – gli Orange tornano al Mondiale dopo la mancata qualificazione a quello del 2018.

L’obiettivo è arrivare fino in fondo per centrare il primo successo della propria storia dopo averlo visto sfumare in finale nel 2010 e in semifinale nel 2014. Quest’anno, i tifosi potranno contare su un gruppo quasi al completo. L’unica esclusione eccellente, infatti, è quella del numero 1 Cillessen, mentre saranno presenti le stelle Van Dijk, Depay, De Jong, gli astri nascenti Lang, Simons e Timber, e i 4 “italiani”: De Vrij e Dumfries per l’Inter, De Roon e Koopmeiners per l’Atalanta.

Qatar 2022, Girone A: il Senegal per regalare a Manè gli ottavi

Formazione di tutto rispetto anche per il Senegal, il cui passaggio del turno è quotato 5,00, contro l’1,40 dell’Olanda, il 7,00 dell’Ecuador e il 20,00 del Qatar. La squadra di Cissé, 18esima nel ranking Fifa (migliore delle africane), potrà quindi ambire a bissare il risultato del 2002, quando raggiunse addirittura i quarti alla sua prima partecipazione. Nel 2018, invece, i senegalesi chiusero il girone alle spalle della Colombia e al pari del Giappone, con lo stesso numero di punti, pari differenza reti e gol segnati. A passare furono i nipponici, grazie al minor numero di cartellini ricevuti.

I Leoni della Teranga arrivano in Qatar con il morale alle stelle, vista la prima vittoria nell’ultima Coppa d’Africa (la prima per il Senegal), ma nella fase a gironi non potranno contare sulla stella Mané (convocato ma infortunato almeno fino alla fine della fase a gironi), ma potranno affidarsi ad un gruppo promettente, composto da soli giocatori “europei”, fra i quali spiccano il portiere e il centrale del Chelsea, Mendy e Koulibaly, e i due “italiani” Ballo-Touré (Milan) e Dia (Salernitana).

Photo credits: OnsOranje

Mondiali Qatar 2022, Girone A: Qatar e Ecuador per la storia

Prima storica apparizione ai Mondiali per la nazionale qatariota, che dopo anni di mancate qualificazioni parteciperà alla Coppa del mondo in quanto nazione ospitante. Un importante banco di prova per la selezionearaba, che da anni si prepara a fare il suo esordio nella massima competizione per nazionali, partecipando anche alla Copa America del 2019. Il recente palmares non è niente male: vittoria in Coppa d’Asia nel 2019, primo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali, terzo posto nella Coppa araba 2021 e bronzo alla Gold Cup dello stesso anno. Tutto ciò sotto la guida di Félix Sanchez Bas, ct spagnolo con un passato nelle giovanili del Barcellona che ha condotto i Marroni al miglior piazzamento nel ranking Fifa (51esimo posto) guidando un gruppo composto da soli giocatori che militano nei campionati arabi.

Tanta, dunque, la responsabilità dei padroni di casa, che davanti ai 60 mila dell’Al Bayt Stadium avranno anche il compito di confermare una tradizione che dura dal 1930. Nessuna squadra ospitante, infatti, ha mai perso la partita inaugurale. E gli avversari non sono certo fra i più temibili, anche se hanno ottenuto il quarto posto nelle qualificazioni nel girone unico del Sudamerica, mettendosi alle spalle Perù, Colombia e Cile. L’Ecuador arriva al Mondiale con il 44esimo posto nel ranking, in ripresa dopo aver toccato il 71esimo nel 2017. Sono lontani i periodi d’oro di inizio anni 2000, quando La Tricolor riuscì anche ad accedere agli ottavi di finale nell’edizione del 2006. Sotto la guida di Gustavo Alfaro, gli ecuadoriani tenteranno di replicare l’impresa guidati dal bomber Valencia punto fermo al centro di un gruppo ricco di esperienza e giovani talenti, tanti dei quali militanti in campionati europei.

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Autore: Alessandro Salvetti.

Crediti foto: pagine Facebook ufficiali Federazione Italiana Giuoco Calcio e OnsOranje.