Insieme a Christine Delfy, Monique Witting è stata una delle esponenti più note del femminismo materialista che vedeva nella società la prima colpevole dell’oppressione femminile. Witting teorizza l’eterosessualità come sistema sociale, e non come categoria naturale, formulando il concetto di ”contratto eterosessuale” e designando il lesbismo come un atto di resistenza che si slega dalla concezione ”semplicistica”, in questo caso, di orientamento sessuale.

Monique Witting, dinamiche che influiscono nella concezione di donna come categoria

Monique Witting

Poetessa, saggista e docente universitaria Monique Witting si è da sempre definita una ”lesbica radicale”, appellativo riferito sia alla sua passione erotica che alla sua ideologia politica. Il femminismo di Witting non lotta per sottolineare la differenza uomo – donna, ma il suo attivismo si attua nel concretizzare la sparizione di tale categoria, o classe, in quanto oppressa. Sul suo lavoro letterario Monique Witting afferma:

«Non c’è letteratura femminile per me, non esiste. In letteratura, non separo le donne dagli uomini. Si è scrittori o no. Si è in uno spazio mentale dove il sesso non è determinante. Si tratta di costruire un’idea del neutro che sfugga alla connotazione sessuale.»

Quali sono, quindi, le dinamiche sociali che influiscono nella concezione della donna come categoria?

Nel saggio Si nasce donna l’autrice e femminista francese scrive:

« La razza, esattamente come il sesso, è considerata alla stregua di un ‘dato immediato’, di un ‘dato sensibile’, di una ‘caratteristica fisica’ appartenente a un ordine naturale. Eppure, quella che crediamo essere una percezione fisica e immediata è solo una costruzione mitica e sofisticata, una ‘formazione immaginaria’ che reinterpreta determinate caratteristiche fisiche (di per sé neutre come tutte le altre, ma in realtà selezionate e connotate dal sistema sociale) attraverso la rete di relazioni in cui quelle caratteristiche vengono percepite. »

Per Witting la donna esiste in quanto categoria poiché subordinata e in funzione alla categoria ”uomo”. Ne consegue che tale categoria cesserebbe di esistere se non fosse rapportata al costrutto uomo. Se la categoria donna esiste, ed è stata creata per accrescere il dominio eterosessuale-maschile, è automatico credere che ogni donna che non corrisponda a quei criteri di femminilità imposti dalla società e dal sistema eterosessuale, non sottostando al dominio maschile, non sia una donna ma una lesbica. La rivoluzionaria proposta di Monique Witting consiste nell’esortazione che rivolge a tutte le donne di diventare lesbiche: questo termine, in questo caso, non si riferisce all’orientamento sessuale bensì ha una semantica politica insita nella parole stessa: lesbica, in questo contesto, è un atto rivoluzionario.

Il pensiero Straight e il lesbismo come atto di resistenza

Il titolo The Straight Mind deriva da una conferenza di Witting datata 1978 presso la Modern Language Association di New York. Con questa espressione, l’autrice designa il pensiero eterosessuale come un vero regime politico e non come orientamento sessuale. Il pensiero straight teorizza come le relazioni eterosessuali siano obbligatorie fra donna e uomo, ponendosi all’origine di tali concetti. La concezione di donna è, quindi, determinata sia a livello politico che ideologico; Monica Witting, a tal proposito, demolisce l’idea che lega l’eterosessualità alla naturalità esortando alla rottura del ”contratto sociale eterosessuale”, in quanto l’eterosessualità si pone alla base della società patriarcale. Contestualizzando questo pensiero si generano, e si alimentano, le categoria ‘‘uomo” e ”donna”. In The Straight Mind Monique Witting asserisce:

”Le lesbiche non sono donne”

La categoria donna, parafrasando Witting, ha senso solo nei sistemi sociali ed economici eterosessuali. In questo contesto solo il lesbismo può sfuggire a questa dinamica non sottomettendosi alla dominazione eterosessuale-maschile. Il lesbismo diventa quindi un atto di resistenza poiché mette in discussione politicamente la società eterosessuale e le categorie derivanti da questa concezione.

Stella Grillo

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