Non c’è pace per Enrico Montesano dopo il caso delle immagini di Ballando con le stelle del 12 novembre che lo vedono con indosso una maglietta neofascista. La Rai ha infatti aperto un’istruttoria per capire se ci sia stato un omesso controllo e come sia possibile che il servizio incriminato sia stato mandato tranquillamente in onda. Montesano si è difeso dalle accuse dando mandato al suo avvocato Giorgio Assuma e di esaminare la situazione per verificare eventuali danni alla sua persona e chiedendo un appuntamento al presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo

Il caso Enrico Montesano e l’istruttoria della Rai

La maglietta incriminata di Montesano, fonte il difforme.it

Tutto è cominciato quando Selvaggia Lucarelli, giudice del programma a cui Enrico Montesano partecipava, ha segnalato sui social le immagini di Ballando con le stelle in cui il noto attore provava l’esibizione della puntata del 12 novembre con una maglietta neofascista. Si tratta in particolare di un maglia con stemma e iscrizione del battaglione Decimo Mas, una formazioe militare che aveva combattuto durante la guerra accanto ai nazisti divenuta simbolo dei neofascisti, come la stessa Lucarelli aveva dichiarato.

Sono seguite diverse polemiche, l‘esclusione di Montesano dal programma ed una recente istruttoria della Rai. A viale Mazzini hanno deciso di avviare poche ore fa un’indagine per capire come mai il filmato incriminato sia stato girato, montato e mandato in onda senza che nessuno abbia fatto nulla. La decisione è arrivata dopo che L’Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi aveva chiesto al Cda Rai, ad Agicom e alla Commissione di Vigilanza di indagare per un omissione di controllo. Montesano dal canto suo ha dato mandato all’avvocato Giorgio Assuma di verificare la situazione per tutelare la sua “identità e onorabilità”

L’appuntamento all’Anpi

Montesano è inoltre tornato sulla vicenda su Instagram. Qui il noto attore ha affermato di aver chiesto un appuntamento al presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo affinchè “io possa rammentare il mio passato di uomo legato al rigoroso rispetto dei valori della libertà e della democrazia di cui tale associazione è custode attenta e rigorosa“. A difendere il noto attore anche la moglie Teresa Trisorio che ha riabito la volontà di Montesano di una chiusura tranquilla della vicenda.

A La Stampa ha fatto infatti fatto sapere che su marito ha “una collezione di magliette che spaziano dall’Urss alla Cina di Mao e lui non si è mai sognato di essere filosovietico e Maoista. E c’era anche questa, che peraltro si vende nei negozi. Quando l’ho visto sinceramente mi sono stupita e mi sono detta, adesso figurati che succede, se ne poteva mettere un’altra. Invece nessuno ha detto niente“.

Stefano Delle Cave

Seguici su Google news