La KTM vince e, di conseguenza, perde le concessioni previste dal regolamento costruttori della MotoGP. La casa austriaca dimostra di essere ormai pronta ad affrontare le sfide del Motomondiale senza le agevolazioni riservate alle scuderie in crisi di competitività. In appena 3 anni dall’esordio in classe regina, la casa di Mattighofen entra di diritto nell’Olimpo dei costruttori raggiungendo le rivali Honda, Yamaha, Ducati e Suzuki.

MotoGP KTM
KTM scala la classifica della MotoGP ed entra di diritto tra i “big” del Motomondiale. Inizia ora una nuova sfida per il team di Mattighofen, ormai sempre più determinato a dimostrare il proprio valore. – Photo Credit: pagina Twitter KTM Factory Racing

Con le due vittorie conquistate da Brad Binder nel GP della Repubblica Ceca e da Miguel Oliveira nel GP di Stiria, e l’importante podio in Austria di Pol Espargaro, la KTM raggiunge (e supera) i 6 “concession points” previsti dal regolamento, perdendo il privilegio delle concessioni. La casa austriaca di Mattighofen si prepara dunque ad affrontare la vera prova di maturità lasciando l’italiana Aprila come unica e ultima beneficiaria delle agevolazioni previste dal regolamento MotoGP.

Stop alle Concessioni – le conseguenze per KTM nel Mondiale MotoGP

Come prima conseguenza dell’ottima stagione in MotoGP, KTM perdere con effetto immediato il vantaggio di effettuare test privati con i piloti ufficiali e senza limitazioni. La casa austriaca dovrà dunque “accontentarsi”, da ora in poi, della sola esperienza del suo collaudatore Dani Pedrosa nei propri test. Lo spagnolo ha dimostrato di essere un vero e proprio jolly nel team di Mattighofen contribuendo in modo concreto a rendere la KTM sempre più competitiva nel Mondiale MotoGP.

MotoGP KTM Dani Pedrosa
KTM dimostra di essere pronta al salto di qualità e si prepara ad affrontare il Mondiale MotoGP 2021 senza le concessioni. Da ora, a Mattighofen, dovranno “accontentarsi” del solo Dani Pedrosa per lo sviluppo della KTM RC16. – Photo Credit – pagina Facebook di Dani Pedrosa

A partire dall’anno prossimo, così come le rivali Honda, Yamaha, Ducati e Suzuki, anche KTM dovrà limitare il lavoro di sviluppo su tre circuiti prescelti e sempre con il solo Dani Pedrosa. In aggiunta, oltre alla limitazione sulle prove in pista, l’austriaca perderà il privilegio di sviluppare la sua RC16 nel corso della stagione. Questi verranno infatti congelati a inizio anno e potranno essere “aperti” per le sole riparazioni e la manutenzione. Il numero di propulsori per ciascun pilota verrà inoltre ridotto da 9 a 7 così come il numero di partecipazioni delle wild card che scenderanno da 6 a 3.

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