Lo scorso 6 Novembre la Dorna ha rilasciato la prima bozza del calendario per la stagione 2021 della MotoGP. Esso prevede lo svolgimento di due sessioni di test pre stagionali. Attenendosi a questo calendario ufficioso, dovremmo infatti rivedere le moto in pista per la prima volta in Malesia. A Sepang i debuttanti e i tester delle squadre ufficiali tornerebbero in sella dal 14 al 16 di febbraio per tre giornate di shakedown. A loro si aggregherebbe successivamente, dal 19 al 21 febbraio, il resto del paddock della MotoGP per la prima sessione ufficiale di test del 2021. La seconda sessione di test, invece, è programmata in Qatar dal 10 al 12 marzo. Il condizionale è tuttavia d’obbligo. L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 costringe il circus a diffidare dei suoi appuntamenti in sedi extraeuropee. In questo momento, il governo malese obbliga ad una quarantena di 14 giorni a chi, proveniente da altri paesi, metta piede nel territorio nazionale. La Dorna attende speranzosa per gennaio un miglioramento della situazione per prendere una decisione in merito.
Jerez e Portimao candidate per i primi test MotoGP 2021
Se, come altamente probabile, i test malesi dovessero saltare, ecco che si aprirebbero nuovi scenari. Qualche settimana fa avevamo già anticipato come la situazione dei primi test a Sepang fosse traballante, ipotizzando quindi una doppia sessione in Qatar, a Losail. Tuttavia, nelle ultime ore, trapelano dalla Spagna notizie su una sostituzione dei test malesi a favore di Jerez o Portimao. Tutto ciò sembrerebbe estremamente ragionevole per due ragioni. La prima riguarda piloti e squadre, che preferirebbero provare le loro novità su due tracciati differenti. Questa opzione non sarebbe possibile se venissero confermate le 6 giornate complessive di test a Losail, rischiando di fornire ai team un quadro incompleto sulla loro situazione tecnica. Avallando le preferenze delle squadre, resterebbe da scegliere la destinazione migliore per la prima sessione di test 2021. In quest’ottica Jerez e Portimao parrebbero favorite per via della loro latitudine. La pista spagnola e quella portoghese, entrambe a sud della penisola iberica, garantirebbero (con un pò di fortuna) temperature accettabili per un test a febbraio inoltrato.
Le incognite del calendario 2021 tra emergenza sanitaria e new entries
L’emergenza sanitaria obbliga il Motomondiale a pensare già ad eventuali cambiamenti della prima metà del calendario provvisorio 2021. Non si tratta solamente dei test, ma anche delle gare. Se al momento non ci sono ostacoli per la seconda sessione di test e la prima gara stagionale in Qatar del 28 marzo, la successiva trasferta oltreoceano sembra decisamente in bilico. Si tratta dei due appuntamenti consecutivi previsti per metà aprile 2021: Termas De Rio Hondo e Austin. Il Texas momentaneamente conta 13’000 contagi giornalieri e dispone di rigide restrizioni per chi arriva dall’estero. Benché la situazione in Argentina sia leggermente migliore, bisogna considerare che le due tappe sono strettamente connesse dal punto di vista logistico. Da vedere quindi se verranno cancellati entrambi gli appuntamenti o solamente quello texano. In queste eventualità si paventa l’inserimento di una seconda gara (il 4 aprile) a Losail, come tappabuchi.
Esaminando la prima metà del calendario, bisogna tener conto che il Gran Premio di Finlandia dell’11 luglio non è confermato. Infatti il nuovissimo KymiRing è ancora soggetto ad omologazione. Successivamente, dopo l’annuncio dell’assenza di Brno nel 2021, rimane vuota un’ulteriore casella a luglio. La Dorna, in quest’ottica, ha disposto oltre a Portimao due nuovi circuiti di riserva: Igora Drive in Russia e il Mandalika in Indonesia. Il primo, che sorge a pochi chilometri da San Pietroburgo, è stato progettato da Hermann Tilke ed è già omologato per la MotoGP. Sul tracciato indonesiano invece, costruito sull’isoletta vulcanica di Lombok, devono ancora essere ultimati i lavori. La seconda metà della stagione 2021 sarà interessata da quattro trasferte asiatiche: Thailandia, Giappone, Malesia e Australia. Ad oggi anche queste tappe sarebbero appese ad un filo. Resta quindi evidente come il calendario provvisorio 2021 subirà cambiamenti, per non dire stravolgimenti. Tutto è ovviamente figlio della precarietà della situazione mondiale che ci auguriamo migliori, al più presto, per tutti.
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Tommaso Maresca