Domenica la MotoGP correrà di nuovo a Valencia e Joan Mir potrebbe diventare il nuovo campione del mondo. Il giovane spagnolo della Suzuki è la vera rivelazione di questo inconsueto mondiale MotoGP 2020. L’assenza di Marc Marquez non aveva fatto altro che creare un enorme confusione nella massima classe del Mondiale, dove un vero e proprio dominatore sembrava non esistere. Il numero 36, dopo un 2019 d’esordio difficile e condizionato da un serio infortunio, aveva cominciato la stagione 2020 non proprio nel migliore dei modi.
Due ritiri nelle prime tre gare sembravano raccontare un’altra stagione difficile per Mir. Dall’Austria però qualcosa è cambiato nel giovane pilota Suzuki, già Campione del Mondo nel 2017 in Moto3 con Leopard. Da lì ha messo in cassaforte ben 7 podi in 9 gare, insieme ad un quarto ed un undicesimo posto. In più domenica scorsa è arrivata finalmente la tanto attesa vittoria, candidandosi pienamente come successore di Marc Marquez sul trono della MotoGP.
MotoGP Valencia, cosa deve fare Joan Mir per diventare Campione del Mondo?
Joan dopo la vittoria nel GP d’Europa ha ben 37 punti di vantaggio su Rins e Quartararo, suoi più vicini inseguitori nella lotta al titolo. Con sole due gare alla fine, il compito per Mir non sembrerebbe alquanto arduo. Nel Motomondiale però tutto può accadere e non c’è mai certezza finche non si è transitati sotto la bandiera a scacchi. Ecco le combinazioni con cui Joan Mir potrebbe laurearsi Campione del Mondo MotoGP nel GP di Valencia, con un round di anticipo:
- Arriva a podio, in qualsiasi posizione
- 4°, 5° o 6° con Rins o Quartararo che non vincono
- 7° con Rins o Quartararo o Vinales che non vincono
- 8°, 9° o 10°; Quartararo e Rins non oltre il 3° posto e Vinales non vince
- 11°; Quartararo e Rins non oltre il 3° posto e Vinales o Morbidelli o Dovizioso non vincono
- 12°, 13° o 14°; Quartararo e Rins non vanno a podio; Vinales non oltre il 3° posto e Morbidelli o Dovizioso non vincono
- 15°; Quartararo e Rins non oltre il 5° posto; Vinales non oltre il 3° posto e Morbidelli o Dovizioso non vincono
- Termina oltre il 15° posto; Quartararo e Rins non oltre il 5° posto; Vinales non va a podio; Morbidelli e Dovizioso non terminano tra i primi due.
Una stagione finora da incorniciare per Suzuki
Se si avverasse una delle tante ipotesi sopra citate, Joan Mir riporterebbe il titolo ad Hamamatsu dopo il 2000, quando a vincerlo fu Kenny Roberts Jr. In più, osservando le recenti prestazioni di entrambi i piloti Suzuki, non è da escludere che la casa giapponese possa conquistare la tanto bramata tripla corona. Questo significherebbe vincere non solo il campionato piloti, ma anche quello costruttori e quello dei team. Un’investitura che Suzuki si merita di gran lunga per tutto quello che ha dimostrato in questa stagione. E a pensare all’infortunio di Rins ad inizio stagione e al suo errore a Le Mans mentre era secondo, magari ora staremo parlando di una lotta ancora più serrata all’interno del team di Davide Brivio. Comunque vadano le cose, non possiamo far altro che congratularci per il gran lavoro svolto.
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