Come ogni settimana torna Motorland, la rubrica d’approfondimento sui motori di Metropolitan Magazine Italia. Puntata dedicata sia alle due che alle quattro ruote, andremo a rivedere i weekend di gara di MotoGP, Moto2, Moto3 e DTM!
MotoGP – Dovizioso vola, Marquez sempre più leader (a cura di Valentina Zambelli)
Vittoria di grande spessore quella colta da Andrea Dovizioso a Misano. Il forlivese è riuscito ad imporre un grande passo alla gara, riuscendo a costruire un vantaggio rassicurante che gli ha permesso di vincere la corsa. Fondamentale l’essere riuscito ad imporre un ritmo indiavolato nel momento in cui è passato in testa, a ventun giri dalla fine. Dovizioso è il primo ducatista a vincere a Misano dopo che Stoner vinse nel 2007, anno del titolo mondiale.

Gara dal sapore dolce amaro in casa Ducati che vedeva realizzarsi una doppietta, sfumata a soli due giri dalla fine per la caduta di Jorge Lorenzo in ingresso della curva 15. Un vero peccato per il pilota spagnolo che regala punti importanti in classifica a Marc Marquez, sempre più leader. Il pilota Honda è stato l’unico a tenere il passo delle Ducati, senza mai propriamente provare a vincere la corsa. Il suo vantaggio di 67 punti su Andrea Dovizioso sono una sicurezza.
Podio fortunoso, ma non troppo, quello di Cal Crutchlow. L’inglese pilota LCR è stato molto bravo nel corso della gara a tenere un passo di tutto rispetto, precedendo lo spagnolo della Suzuki Alex Rins, in grande forma. Gara dignitosa quella di Daniel Pedrosa che in una corsa senza pretese è riuscito a chiudere al sesto posto, tra le due Yamaha di Maverick Vinales e Valentino Rossi.

Ci attendeva ben altra prestazione dalle Yamaha, specialmente dopo quanto visto fino al sabato pomeriggio. Qualcosa, però, dal warmup, è cambiato. Le moto sono parse molto più lente, imprecise, scivolose e la gara non ha che confermato quanto visto al mattino. Una gara in sordina per entrambi gli alfieri della casa giapponese dimostrando le grandi difficoltà di quest’anno. Valentino Rossi finisce addirittura a 70 punti di ritardo da Marc Marquez, perdendo il secondo posto mondiale ad appannaggio di Andrea Dovizioso.
Moto2 – Bagnaia domina, follia Fenati (a cura di Luca Luppino)
Partenza a fionda per Francesco Bagnaia che prova subito a costruire un vantaggio importante sul gruppo. Scatto perfetto anche di Mattia Pasini che, una volta uscito dal traffico, si lancia all’inseguimento di Bagnaia avvicinandosi gradualmente. Miguel Oliveira perde tempo nei primi sorpassi finendo a due secondi da Mattia Pasini.

Molto bene Schrötter che tallona Miguel Oliveira per la terza posizione provando a recuperare su Mattia Pasini. A 16 giri dalla fine si registra il ritiro di Luca Marini (era decimo) per un problema meccanico. I due inseguitori riescono a ritornare su Pasini a meno di dieci giri dalla fine con il portoghese che ha la meglio su Pasini due giri dopo. Oliveira si lancia all’inseguimento di Bagnaia.

Oliveira non riesce a ricucire gli oltre tre secondi di ritardo da Bagnaia. Il portoghese viene attaccato da Schrötter per la seconda posizione. A tre giri dalla fine c’è una bandiera nera per Romano Fenati per irresponsible riding: manovra folle nei confronti di Manzi in pieno rettilineo prima della Quercia. Schrötter ci prova alla terzultima curva, ma non trova la seconda piazza che va ad Oliveira. Vittoria di Francesco Bagnaia mentre Pasini chiude al quarto posto.
Moto3 – Dalla Porta vince, Martin ritrova la vetta mondiale (a cura di Luca Luppino)
La partenza del gran premio è stata regolare, ma tempo pochissimi giri che succede di tutto. Al secondo giro, succede un grande incidente. Masia in uscita dell’ultima curva perde il controllo della propria KTM innescando una carambola. Bulega, Canet, Sasaki e Bastianini cadono insieme a Masia. Per fortuna, tutti i piloti non hanno riportato gravi conseguenze.

La gara è continuata con Bezzecchi, Dalla Porta, Rodrigo, Martin e Di Giannantonio a giocarsi la vittoria. Il primo degli altri è Kornfeil che, però, vede il suo distacco aumentare giro per giro. La lotta si fa sempre più serrata con i piloti che si studiano e si sorpassano in vista dei giri finali.
Lotta pazzesca nelle ultime tornate con i cinque che si giocano la vittoria. Errore di Di Giannantonio alla penultima curva a tre giri dalla fine, uscendo dalla lotta per la vittoria. Il giro successivo, alla stessa curva, Marco Bezzecchi finisce nella ghiaia. Un errore pesante in ottica mondiale con Martin che riconquista la vetta (+8 su Bezzecchi) chiudendo al secondo posto. Vittoria di Lorenzo Dalla Porta con Fabio Di Giannantonio al terzo posto.
DTM Gara 1 – Rast alla riscossa (a cura di Alessandro Patanè)
La vittoria di Rast è stata assicurata fin dalla partenza, bloccando il tentativo di sorpasso di Paffett in curva 1 e poi costruendo un vantaggio di diversi secondi sull’alfiere Mercedes e Bruno Spengler della BMW. Ciò è stato favorito dalla battaglia tra il pilota Mercedes e la BMW culminata nel sorpasso di Spengler su Paffett in curva 1 al 14 ° giro. Rast e Paffett si sono fermati allo stesso giro ma al rientro in pista l’inglese era ben lontano dal pilota Audi. Inoltre Spengler è riuscito a superarlo nuovamente dopo il pit stop obbligatorio.
🚦The race is on. @ReneRastRacing takes the lead from @GaryPaffett and @BrunoSpengler. @RFrijns spins at the first corner. pic.twitter.com/x2Zz3y2KdP
— DTM (@DTM) September 8, 2018
Tuttavia Paffett non poteva sperare di meglio; il diretto rivale in campionato di Resta è arrivato addirittura ultimo dopo un contatto con Philipp Eng e ciò ha rilanciato Paffett al primo posto della classifica mondiale. Il pilota BMW è stato penalizzato con un drivethrough. Le BMW di Glock e Wittmann hanno chiuso 4° e 5° con il #16 che negli ultimi giri ha minacciato Paffett per il podio. Una splendida partenza dal 12 ° posto in griglia gli ha permesso di risalire fino al nono posto e dietro la Mercedes, ma nella sua fretta di superare, Glock ha spinto fuori Juncadella.

Dietro di loro il sorprendente Mike Rockenfeller, il penultimo pilota che ha fatto il pit stop. Pascal Wehrlein ha compensato una brutta partenza che lo ha relegato nel centro-gruppo per poi finire settimo davanti a Duval, l’ultimo a fare il pit stop, Augusto Farfus e Nico Muller. Edoardo Mortara e Robin Frijns si sono scontrati nel primo giro, costringendo quest’ultimo a fare un testacoda, e la coppia ha concluso rispettivamente il 13 ° e il 17 ° posto.
DTM Gara 2 – Rast trova la doppietta (a cura di Alessandro Patanè)
In partenza Rast ha mantenuto il comando dalla pole dopo aver bloccato Paffett, ma ha lasciato spazio a Lucas Auer, che è salito dal quinto posto in griglia al naso prima che Rast lo interrompesse all’uscita della prima curva. Da lì Rast ha guadagnato su Auer fino a quando l’austriaco è stato tamponato da Timo Glock nel punto di frenata in curva 1.

Paffett ha subito un rallentamento del pit stop che gli ha impedito di competere per la vittoria. Tutto questo ha favorito Paul di Resta che è stato in grado di chiudere secondo. Il due volte campione del DTM, Marco Wittmann, ha anche sfiorato Spengler per conquistare il terzo gradino del podio. I punti Paffett su di Resta sono ora solo due. Phillipp Eng ha iniziato la gara al terzo posto dopo aver perso per poco la pole, ma è stato rimescolato nella prima parte della gara e ha potuto finire solo settimo.
Augusto Farfus della BMW era ottavo davanti a Pascal Wehrlein. Paffett ha superato Joel Eriksson, ma non è riuscito a passare Spengler. I punti del pilota della Mercedes sul compagno di squadra di Resta sono ora solo due punti. Phillipp Eng ha iniziato la gara al terzo posto dopo aver perso per poco la pole, ma è stato rimescolato nella prima parte della gara e ha potuto finire solo settimo. Augusto Farfus della BMW era ottavo davanti a Pascal Wehrlein.
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