Motta: il tour nei club partito lo scorso 27 ottobre dal The Cage di Livorno si è concluso con la tappa finale che si è tenuta all’Orion di Ciampino.
Motta il concerto all’Orion di Ciampino
Un ritorno sui palchi di tutta Italia, su quei palchi dove la musica di Motta prende forma esprimendosi al suo massimo, per un’esperienza e una dimensione tutta da scoprire. Cantautore, polistrumentista e compositore di colonne sonore, nato a Pisa e romano d’adozione, Motta si avvicina alla musica sin da piccolo. Nel 2013 decide di far incontrare le sue passioni, cinema e musica, frequentando il corso di Composizione per Film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Inizia così a comporre colonne sonore: “Pororoca” (2013) di Martina Di Tommaso, “Dollhouse” (2014) di Edward Balli, “The Tell Tale Heart” (2014) di Andy Kelleher e il documentario di Simone Manetti “Good Bye Darling I’m Off To Fight” (2016). Esordisce come solista nel 2016 con “La Fine dei Vent’Anni” (Premio Speciale PIMI per il migliore album d’esordio, Targa Tenco come miglior opera prima), di cui scrive i testi, compone le musiche e cura gli arrangiamenti. Il disco vede la collaborazione di diversi artisti, tra cui Riccardo Sinigallia. Nel 2018 esce il secondo album “Vivere o morire” (1° posto nella classifica dei vinili più venduti) e vince la Targa Tenco per il miglior disco.
Per la prima volta nella storia della manifestazione, un artista riceve due targhe per i suoi primi due album. Alla fine del 2018 Motta è protagonista di 4 concerti-evento sold out insieme a “Les Filles des Illighadad”, gruppo femminile proveniente da un piccolo villaggio del Niger. Ad inizio 2019 partecipa al Festival di Sanremo con “Dov’è l’Italia”, vincendo il premio per il miglior duetto insieme a Nada. Il 19 marzo 2020 esce il suo libro “Vivere la musica”, pubblicato da Il Saggiatore, e nel 2021 arriva “Semplice”, il suo terzo album. Un ritorno acclamato da pubblico e critica, seguito da un tour estivo. Alla vigilia dell’ultimo tour aveva dichiarato: “Voglio sentire le vertigini: voglio tornare ad emozionarmi, liberandomi da tutto ciò che avevo fatto, come se le facessi per la prima volta…Ho fame, come se avessi smesso di mangiare per lungo tempo. Quando sento che qualcosa mi emoziona non mi è più necessario capire il perché: non capisco e non voglio capire, voglio solo “sentire”
Le immagini sono a cura di © Tommaso Notarangelo
Seguici su Google News