Narni e Terni all’insegna dell’archeologia

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Di Redazione Metropolitan

A duecento anni dalla scoperta del Ponte del Toro, Narni e Terni dedicano il 24, 25 e 26 maggio all’archeologia e al teatro. Al centro degli eventi, le vicende del generale romano Germanico e del suo presunto assassino Pisone.

Dopo le giornate dedicate al Grand Tour e a Maria Luigia d’Asburgo, Narni e Terni ci riportano ai giorni della Roma imperiale. La Valle del Nera, infatti, non è solamente un luogo di meravigliosi paesaggi, ma anche un luogo di storia. Narni, in particolare, era un importante porto fluviale, che attraverso il fiume Nera, affluente del Tevere, collegava Roma alle principali vie per raggiungere i porti sull’Adriatico e dunque l’Oriente.

A testimoniare il periodo in cui Interamna (Terni) e Narnia (Narni) erano dei crocevia per eserciti e merci, rimangono vari siti archeologici. Tra questi ricordiamo il Ponte del Toro, a Terni, che quest’anno festeggia duecento anni dalla sua scoperta, ad opera di Giuseppe Riccardi.

Dal 1819, l’archeologia ha svelato molte altre perle nascoste della storia dell’Umbria. Perle che l’associazione Porto di Narni, con la Pro Loco Marmore, Terre di San Valentino e Arci Terni, vuole celebrare il 24, 25 e 26 maggio.

La locandina del primo evento alterna a scacchiera la copertina del libro "Germanico deve morire", rossa con una statua di Germanico e l'acquaforte rappresentante il condottiero romano che verrà presentata lo stesso giorno a Narni
La locandina del primo degli eventi – Associazione Porto di Narni

Le date creano idealmente dei “gradini”, verso il bicentenario vero e proprio, che ricorre il 27 maggio, ed offrono un fine settimana all’insegna dell’arte. Le giornate sono state appositamente scelte per includere il 25 maggio, in cui ricorrono i duemila anni dalla morte del generale Germanico. Una torbida vicenda del passato che ha visto Narni, allora chiamata “Narnia”, coinvolta nel suo ruolo di crocevia.

La storia di Germanico e Pisone

Ma chi era il Generale Germanico e cos’ha a che fare con la Valnerina?

Germanico Giulio Cesare, nato Claudio Nerone Druso, era l’amatissimo nipote dell’Imperatore Tiberio. Dopo aver guadagnato il nome di “Germanico” sul fronte, era divenuto a tutti gli effetti l’erede al trono dell’Impero. Tuttavia, proprio come suo padre Druso, non riuscì mai a diventare imperatore, poiché morì il 25 maggio del 19 dopo Cristo, ad Antiochia.

Secondo i medici era stata una malattia a stroncarlo, ma la moglie non era dello stesso avviso. Sul letto di morte, infatti, Germanico accusò il suo rivale Pisone, legato di Siria, di averlo avvelenato.

Un dipinto mostra il trionfo del generale Germanico, che porta con sé i prigionieri di guerra. Al centro sua moglie avanza con il figlio del generale, ancora bambino: il futuro Caligola.
Carl Theodore von Piloty – Il trionfo di Germanico – WikiMedia Commons

Innocente o colpevole, Pisone fu costretto a raggiungere Roma per il processo e il suo punto di scambio tra Oriente e Occidente fu proprio il porto fluviale di Narni.

Quello dell’assassinio di Germanico rimase un mistero insoluto, infatti Pisone, infamato dalle accuse, decise di uccidersi prima del verdetto. L’unico dato certo è che il popolo romano rimpianse Germanico, visto che alla morte di Tiberio fu il figlio del generale, Caligola, a diventare imperatore.

Il programma

Il viaggio attraverso il passato comincia il 24 maggio alle 16:30, al Palazzo Eroli di Narni, con un incontro sulla vicenda di Germanico. Per l’occasione Giulio Cesare Proietti presenterà il libro Germanico deve morire e l’artista Massimo Zavoli mostrerà la sua acquaforte Il Germanico di Amelia.

Si prosegue il sabato, alla Biblioteca Comunale di Terni, dove dalla 10:00 ci sarà una conferenza sui duecento anni dalla scoperta di Ponte del Toro.

Dopo un buffet (su prenotazione), alle 16:00 al Ponte del Toro, Marco e Carlo Virili racconteranno gli scavi e il restauro del ponte, che hanno curato in prima persona.

Più tardi, alle 17:00, Miro Virili Loretta Santini ci portano ai Campacci della Marmore, dove ripercorriamo la storia delle Cascate.

Infine il 26 maggio, dalle 14: 30 dal Ponte di Augusto a Narni partirà una passeggiata archeologica, che raggiungerà Stifone e la Domus Octavia. A fare da guida, il presidente dell’Associazione porto di Narni, Christian Armadori, lo storico Giuseppe Fortunati e lo scopritore del porto di Narni, Alvaro Caponi.

Il ponte di Augusto a Narni: si conserva un'arcata in mattoncini bianchi
Il Ponte Augusto a Narni, WikiMedia Commons

L’epilogo delle tre giornate sarà una merenda teatrale alle 18:00, dal contributo di dieci euro. L’attore Stefano De Majo sarà alle prese con il suo nuovo testo, Le memorie di Adriano, accompagnato dalla musica di Luca Natali.

Oltre alle associazioni già citate, l’iniziativa è coadiuvata dalla Camera di Commercio e dai gruppi “Mi Rifiuto” e “L’Eco dei Boschi”, a difesa dell’ambiente. Il tutto sotto il patrocinio della Regione Umbria e dei Comuni di Narni e Terni.