La nascita del fumetto in Italia

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Di Redazione Metropolitan

La nascita del fumetto in Italia
La nascita del fumetto in Italia- Credit: https://comic-watch.com/news/news-watch-every-dylan-dog-has-its-day-movie-and-now-a-show

Il nostro immaginario comune tende ad accostare alla parola ‘fumetto’ un mantello rosso, e qualche ragazzone americano traboccante di bontà d’animo, e provvisto di una tempra morale irraggiungibile intento a salvare il mondo. Alternativamente, la nostra mente si concentra su immagini iconiche come quella di un topo parlante, oppure una papera bianca pasticciona e sbadata. Ad ogni modo, la storia del fumetto non inizia, né finisce, con Superman e Topolino. Pure in Italia la cultura del fumetto si è sviluppata in maniera autonoma dai supereroi americani, e i simpatici animaletti della Disney.

Dal 1908 in Italia vengono prodotti veri e propri capolavori di Graphic Novel. Basti pensare alla creazione di Angela e Luciana Giussani, Diabolik, o alle incredibili avventure dell’investigatore del mistero Dylan Dog. L’Italia è sempre stata una terra fertile per la cultura, e proprio per questo, negli anni passati e nel presente, il lavoro di fumettisti del nostro paese continua a creare nuovi personaggi, e nuove storie. Dal capitano Corto Maltese ,ai personaggi satirici di Zerocalcare, l’Italia prosegue a reinventare il termine fumetto, e modellarlo ulteriormente.

La nascita del fumetto in Italia
La nascita del fumetto in Italia- Credit: https://www.tomshw.it/culturapop/tex-willer-i-70-anni-al-lucca-comics-games/

In un periodo di desiderio di rinascita viene alla luce un modo nuovo di raccontare il fantastico

Nell’epoca moderna il fumetto, o meglio Graphic Novel, nasce con Yellow Kid, un personaggio creato da Richard Felton Outcault il 7 luglio del 1895. Il fumetto sembra mimare il linguaggio di uno script teatrale, animando però le didascalie ,e rendendo il prodotto più veloce da leggere, e con una parte testuale ridotta. In Italia cominciano ad essere distribuiti dei fumetti ai soldati in guerra, specialmente dopo la sconfitta di Caporetto. È intrigante notare come dopo la prima pubblicazione italiana di Graphic Novel sul Corriere dei Piccoli, questo prodotto sia stato dedicato ai soldati al fronte, bisognosi di distogliere lo sguardo altrove dalle atrocità della guerra.

Fino ad ora, l’editoria italiana si era limitata a copiare e tradurre fumetti statunitensi, che venivano tradotti grossolanamente. Finalmente nel secondo dopoguerra nascono i primi fumetti made in Italy. Da qui a breve verranno alla luce capolavori di ingegno creativo e di immaginazione, come Diabolik o Tex.

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La nascita del fumetto in Italia- Credit: https://www.ilpost.it/2018/04/18/superman-action-comics-1/

I supereroi di una nuova era

La seconda guerra mondiale non solo sconvolge la vita di tutti, e lascia delle cicatrici indelebili nel cuore di ogni nazione, ma inoltre lascia le persone dell’epoca bisognose di evadere da quella fredda e angusta realtà. La figura del supereroe, infatti, fa breccia nell’immaginario collettivo del tempo. In America nasce addirittura Capitan America, un supereroe vestito con una calzamaglia a stelle e strisce che combatte i nazisti insieme all’esercito americano.

I supereroi nascono quindi in un momento dove si ha fame di giustizia e il bisogno di ritrovare dei stabili principi morali che vengono sempre identificati con l’idea dell’eroe in calzamaglia. Queste figure eroiche e devote al prossimo hanno inoltre l’obbiettivo di comporre un nuovo modello di civiltà. I bambini amano i supereroi, ma non quanto gli adulti dell’epoca che, come i soldati in guerra, vogliono volgere lo sguardo altrove dagli orrori vissuti in quegli anni.

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La nascita del fumetto in Italia- Credit: https://comic-watch.com/news/news-watch-every-dylan-dog-has-its-day-movie-and-now-a-show

In Italia il fumetto è italiano

Noi e gli americani non siamo uguali, possiamo guardarci e cercare di imitarci gli uni con gli altri, ma la nostra natura differisce in molteplici aspetti. Probabilmente è per questo che in Italia nel dopoguerra viene sviluppato un nuovo concept di fumetto, non legato al mondo dei supereroi.  

Dalla penna di Angela e Luciana Giussani nasce Diabolik, il ladro gentiluomo e sciupafemmine, sempre accompagnato dalla sua partner Eva Kent. Diabolik è un ladro, quello che verrebbe definito villan in un lessico fumettistico, e nonostante questo gli italiani lo amano.

Il ladro gentiluomo è un personaggio contro il sistema, avverso alle forze dell’ordine, differentemente dai supereroi americani. Diabolik è un personaggio misterioso, che affascina per la sua indole libera e ribelle. Tra tutti i fumetti italiani di quest’epoca, il capolavoro di Angela e Luciana Giussani risulta il miglior esempio di quanto l’immaginario italiano si differenzi da quello americano.

Come dice Diabolik stesso infatti:

Nessuna cosa al mondo potrebbe darmi l’esaltazione che mi dà l’idea di combattere contro il mondo intero.

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La nascita del fumetto in Italia- Credit: https://www.tomshw.it/culturapop/tex-willer-i-70-anni-al-lucca-comics-games/

Italia è un paese di santi, poeti, navigatori, e amanti dei fumetti

La visione del fumetto in Italia è più poetica e romantica di quella americana. Nel Belpaese nascono personaggi ricchi di fascino come Corto Maltese, il marinaio sempre alla ricerca di avventura, o Diabolik, il ladro sciupafemmine. Questa è la terra di nascita di Dylan Dog, l’investigatore dell’occulto e tombeur de femme.

Ancora oggi giovani fumettisti italiani stanno riscrivendo la natura e la storia del fumetto, usandolo come arma satirica. Zero Calcare, ad esempio, ci propone un tipo di Graphic Novel realistica, una vera e propria rappresentazione del mondo in cui viviamo. Una visione cinica e reale di una società contemporanea in crisi. Il rapporto tra l’Italia e il fumetto è una storia d’amore, appassionata e dirompente quanto l’amore tra Eva Kent e Diabolik.

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a cura di Giordano Boetti