Nessuna Regione passa alla zona gialla, ma aumentano i casi di Covid

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Di Redazione Metropolitan

Per la terza settimana consecutiva è in aumento in Italia il numero di nuovi casi di Covid-19 e non si arresta la crescita della curva epidemica, con l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza in salita.

Tuttavia, per nessuna Regione è scattato il passaggio alla zona gialla, anche se 20 sono classificate questa settimana a rischio moderato ed il Friuli Venezia Giulia è ad alta probabilità di progressione al rischio alto.

Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia evidenzia una situazione che va “monitorata con attenzione”, ha affermato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, e per limitare la probabilità di una ulteriore escalation dei nuovi casi – come sta accadendo in molti Paesi europei – la misura essenziale resta l’incentivazione della campagna vaccinale sia tra coloro che non sono ancora immunizzati sia per le terze dosi di richiamo. La situazione questa settimana, ha spiegato Rezza, “tende a peggiorare: l’incidenza si fissa a 78 casi per 100mila abitanti, l’Rt è in aumento a 1,21. Il tasso di occupazione in terapia intensiva e reparti di area medica cresce rispettivamente al 4,4 e al 6,1% ma ben al di sotto della soglia critica del 10 e 15%. Quindi la situazione epidemiologica è in rapida evoluzione e l’incidenza tende ad aumentare anche se non quanto quella di altri paesi europei, ma i vaccini ci stanno proteggendo dalle forme più gravi di malattia”.

Aumentano i casi di Covid

Il quadro è confermato dai dati del bollettino giornaliero del ministero: sono 8.516 i positivi nelle ultime 24 ore (ieri 8.569), e sono 68 le vittime in un giorno (ieri 67). Il tasso di positività è in aumento all’1,7%. Sono invece 445 i pazienti in terapia intensiva, 23 in più rispetto a ieri, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 3.525 (+16). Ma anche se i numeri del nostro Paese risultano ad oggi migliori di quelli di altre nazioni – tanto che l’Ecdc ci definisce, insieme a Malta, Spagna e Svezia, un Paese a “bassa preoccupazione” – i segnali del peggioramento della curva non vanno sottovalutati. Preoccupano inoltre i focolai sparsi per l’Italia e legati a feste o viaggi. 

In tutte le Regioni c’è un aumento della circolazione virale”, ha avvertito il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, precisando che le fascia d’età più colpita è quella tra 30 e 49 anni e che si evidenzia un aumento dei casi tra i bambini sotto i 12 anni.