Noi del Metropolitan Magazine ce lo siamo chiesti pochi giorni fa, come avrebbe reagito Netflix al Coronavirus (ne abbiamo parla qui).
Netflix interrompe le produzioni in corso, comprese quelle ancora in pre-produzione
Non appena il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale, a causa della diffusione del Coronavirus, la quarta stagione di Stranger Things e tutte le altre produzioni Netflix in corso sono state interrotte.
Attualmente, quasi 4000 cittadini americani sono i casi confermati di contagiati positivi al Coronavirus, con 69 decessi.
Per Netflix, l’unica cosa da fare è sospendere le riprese e le produzioni cinematografiche e televisive, in corso o in fase di pre-produzione.
Netflix ha da subito attivato lo smart working per i suoi dipendenti in California, tuttavia questo non è possibile per le riprese.
Attualmente serie tv come Stranger Things, con la quarta stagione in post-produzione (ne parliamo qui), rischieranno di uscire in ritardo.
Lo stesso vale per altri progetti come Grace & Frankie e il film The Prom, con la regia di Ryan Murphy, sono notizie pesanti.
Oltre a Netflix, anche altri studi e reti televisive, tra cui Disney, ABC e NBC, ha interrotto o dovuto modificare la produzione di numerosi show e film.
Senza dimenticare la Warner Bros (per saperne di più, clicca qui)
Nel frattempo, anche nel mondo del cinema si è dovuto bloccare e posticipare circa 70 uscite, tra cui A Quiet Place II, il remake live action Disney di Mulan e il film di Verdone.
È una situazione difficilissima, questa pandemia globale rischia di segnare radicalmente le sale cinematografiche.
Le date definitive delle uscite sono difficili da stabilire, bisognerà attendere che la situazione globale si sblocchi.
Per adesso, possiamo solo attendere, consolandoci con l’ampio catalogo offerto dalle piattaforme in streaming.
Quest’ultime continueranno a funzionare e saranno utili come mai prima d’ora. Vi abbiamo suggerito una serie di episodi da recuperare in periodo di quarantena, cliccando qui.
Serena Votano
