Continuano a crescere da quel fatidico agosto 2021 i divieti per le donne afghane. I talebani usano ogni mezzo per cancellare la loro presenza nella vita pubblica e relegarle nuovamente in casa da dove stavano lentamente uscendo dopo anni di lotte. Questa volta per loro niente sport: divieto di entrare in palestra e di recarsi nei parchi pubblici.

Vietati parchi e palestre alle donne afghane: i nuovi divieti dei talebani

Photocredit: avvenire.it

“Un altro esempio della sistematica e continua cancellazione delle donne dalla vita pubblica” quello dell’ulteriore divieto di entrare in palestra o nei parchi pubblici. Lo dichiara Alison Davidian, rappresentante delle Nazioni Unite per le donne in Afghanistan. Non che prima fosse tutto rose e fiori, gli ingressi in palestra erano comunque programmati e separati tra uomini e donne, ma adesso il divieto è assoluto: niente sport per le donne afghane.

La giustificazione dei talebani arriva dal ministero della Promozione della virtù e della Prevenzione del vizio “In numerosi luoghi le regole sono state infrante. C’era una presenza mista donne-uomini e l’hijab non veniva indossato. È per questo motivo che abbiamo adottato questa decisione”. Ma un personal trainer che lavora in una palestar a Kabul rivela: uomini e donne si allenavano separatamente, giovedì due uomini sono entrati in palestra e le hanno cacciate tutte. Quelle che si sono ribellate sono state arrestate. Continua l’eliminazione delle donne da ogni aspetto della vita pubblica, questa volta il divieto colpisce anche i bambini che non potranno uscire con le madri nemmeno per giocare al parco.

Francesca De Fabrizio

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