«No green pass» blocco delle stazioni ferroviarie e treni: 54 stazioni coinvolte nella protesta

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Di Redazione Metropolitan

Da Telegram – covo di tutti i cosiddetti dissidenti e ribelli del Covid-19 – giunge l’ennesima proposta di protesta. Questa volta è il gruppo “Stop dittatura” a promuovere l’iniziativa del blocco delle stazioni e dei treni.

Sembrano essere state coinvolte fino a 54 città, come segnala il manifesto che sta circolando in queste ore in rete. Non c’è da stupirsi, il gruppo Telegram da solo conta oltre 38 mila iscritti e da mesi, in accordo con gruppi francesi, inglesi, spagnoli e tedeschi, organizzano manifestazioni e proteste. Prima contro la pandemia, ritenuta una bufala, poi contro il vaccino, che causerebbe danni alla salute e morte e ora contro il green pass.

La protesta organizzata, a detta del manifesto, dal popolo autogestito e pacifico, bloccherà le stazioni ferroviarie il 1° settembre, dalle ore 15 “si entra e si rimane fino a sera” si legge. Per i viaggiatori il rischio è di incappare in disagi e ritardi.

Nel corso di questa pandemia abbiamo visto nascere e crescere gruppi di persone contro le restrizioni, i divieti e gli obblighi che la situazione di crisi sanitaria ha generato. Parliamo di “No vax”, “No tamp” e “No green pass”.

Questi ultimi – che poi sono sempre gli stessi “No vax” e “No tamp” che si riuniscono in gruppi come “W rossa” e “Stop dittatura” e simili – si sono ben organizzati per bloccare le stazioni ferroviarie di tutta Italia.

Dal gruppo Telegram che conta oltre 38 mila utenti (e questo è solo uno dei gruppi sulla piattaforma) si organizzano proteste, come quelle in corso ora in molte città d’Italia e blocchi futuri. Il motto è: “Avanti tutta finché la dittatura non sarà distrutta!”.

Blocco delle stazioni ferroviarie: 1° settembre da bollino nero

In queste ore le maggiori testate giornalistiche stanno pubblicando la notizia del blocco delle stazioni ferroviarie. Questa è una protesta organizzata da tempo e prevista per il 1° settembre in ben 54 città italiane. Coinvolte Roma, Padova, Napoli, Genova, Forlì, Firenze, Bolzano e molte altre.

Lo scopo è quello di far discutere sulla fine dell’utilizzo del green pass obbligatorio sui mezzi di trasporto. Le nuove regole saranno in vigore proprio a partire dal 1° settembre e il green pass sarà richiesto per poter viaggiare sulle tratte come Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità.

La chiamata alla protesta, organizzata dal cosiddetto popolo autogestito e pacifico, prevede la riunione dei membri alle 14:30 davanti alle stazioni scelte e dalle 15 l’inizio del blocco. In che maniera si bloccheranno i treni non è stato divulgato, ma si parla di un generale “blocco delle persone”. Il tutto però sembra condito da una certezza: “Nessuna violenza o diamo LORO la scusa per attaccarci”.

Nel gruppo, sotto alla discussione per la lista delle città da proporre, c’è stato chi ha chiesto il blocco di tutti i mezzi di trasporto, quindi anche delle autostrade. Non è dato sapere se qualcuno agirà in autonomia in questo senso.

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