
Ricorre oggi la celebrazione di Ognissanti. Si tratta di un giorno di festa di religione cattolica e ortodossa, che celebra tutti i santi, anche quelli non canonizzati. L’origine di questa ricorrenza ha radici antichissime, risalenti al periodo romano. Infatti, già nel IV secolo si hanno testimonianze di commemorazioni ai martiri. Papa Gregorio III stabilirà il 1 novembre come giorno della consacrazione delle reliquie di San Pietro e tutti i santi. Nel Metropolitan Today di oggi vediamo come viene celebrato in tutto il mondo.
Non a caso Ognissanti viene prima della celebrazione dei defunti: per la chiesa cattolica è la ripresa del binomio inscindibile morte-resurrezione. Per questo, i santi, la congiunzione perfetta tra spiritualità e umanità, vengono celebrati in una festa dedicata a loro. Ma oltre alla fede religiosa, Ognissanti è giorno di tradizioni italiane e non solo. Infatti, partendo proprio dal panorama nazionale, possiamo fare un veloce tour di usi e costumi italiani in questo giorno di festa.

Ognissanti in Italia
Nel nord Italia si preparano pietanze di ogni genere, ed è interessante l’usanza piemontese di lasciare un posto a tavola per i defunti proprio la sera del 1 novembre. Nel sud Italia, in particolare in Basilicata, la tradizione vuole che le anime dei defunti scendano per la collina la sera di Ognissanti. Anche Puglia e Campania condividono questa usanza. Anche la Sardegna, terra di leggende, ha una grande tradizione in materia, tra testimonianze risalenti alle tombe dei giganti e le domus de Janas. Infatti si narra che la notte del primo novembre le anime dei defunti circolino liberamente tra i vivi. Mentre in Sicilia, è famosa la frutta di martorana, i dolcetti a base di mandorle e zucchero. È evidente quindi quanto siano legate queste due ricorrenze, che intrecciano la vita e la morte.
In Europa la festa di Ognissanti precede la celebrazione dei defunti. Nell’Europa dell’Est, ad esempio, non essendo il 2 novembre giorno festivo, si approfitta del primo per recarsi in cimitero. In Francia, si intrecciano ghirlande di fiori sulle tombe dei morti. Invece in Portogallo è festa nazionale: oltre alle visite in cimitero, è tradizione il Pão-por-Deus, dove ci si reca di casa in casa a donare dolci, noci, caramelle. Mentre in Spagna è possibile andare a vedere l’opera teatrale Don Juan Tenorio.

Celebrazioni nel resto del mondo
Negli Stati Uniti le celebrazioni si limitano al 31 ottobre, ovvero il giorno di Halloween. È invece conosciuta in tutto il mondo il Dia de Los Muertos messicano, che comincia il 1 novembre con il Dia de Los Inocentes, con il quale si commemorano i bambini defunti. Nell’America Latina, in particolare in Guatemala, Ognissanti è festa nazionale. Così, si prepara il fiambre, un pasto speciale: è normale lasciarlo su alcune tombe, così come è usanza vedere volare degli aquiloni, come segno di unione tra morti e vivi.
In tutto il mondo questa tradizione unisce e celebra la vita, insieme alla vicinanza con i nostri cari defunti, che ricordati (e celebrati) la sera stessa e il giorno dopo. Una festa che riunisce nuove tradizioni, come quella di Halloween, con riti antichissimi e ricorrenze esistenti già al tempo degli antichi romani.
a cura di Marianna Soru
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