Pablo Picasso, il genio dell’arte cubista, la più grande personalità della pittura spagnola moderna. L’artista che ha contribuito all’invenzione ed alla nascita del Cubismo. Tra i più importanti pittori del XX Secolo, ha vissuto una vita lunga, piena, molto prolifica dal punto di vista artistico. Nell’arte si è impegnato molto, ma non ha saputo fare altrettanto con i sentimenti, con l’amore e con le donne, numerosissime, che hanno fatto parte della sua vita.

La personalità di Picasso è assai complessa, in particolare quando si tratta dei rapporti che l’artista ebbe con il sesso opposto. Tutte le sue relazioni sentimentali sono state accomunate da due costanti: la sofferenza delle sue partner e la tossicità dei suoi “sentimenti”. Che si tratti di mogli, di amanti o di relazioni di una sera, Pablo Picasso con le donne non seppe far altro che provocare sofferenza, anche estrema in alcuni casi.

“Ogni volta che cambio donna, dovrei bruciare la precedente. Così me ne sbarazzerei, e non sarebbero tutte lì a complicarmi l’esistenza. Questo forse mi ridarebbe anche la giovinezza. Si uccide la donna e si cancella il passato che essa rappresenta”

Pablo Picasso e le donne: i primi amori giovanili

fanciulla nuda con vaso di fiori (Fernande Olivier), 1905_photocredit:wikipedia
fanciulla nuda con vaso di fiori (Fernande Olivier), 1905_photocredit:wikipedia

La prima “vittima” del pittore è Fernande Olivier. Una giovane modella francese che per otto anni fu la sua musa e amante. I due si conobbero giovanissimi ma fin da subito emerge la personalità distorta dell’artista. La presenza della Olivier permette a Picasso di attraversare tutte le sue giovanili fasi artistiche, dal periodo rosa al periodo blu. Nonostante questo, il pittore era geloso e ossessivo nei suoi confronti e la relazione finisce.

Nudo, J'amie Eva 1912_photocredit:wikipedia
Donna, Nudo, J’amie Eva 1912_photocredit:wikipedia

Lo stesso anno, Picasso conosce Eva, all’anagrafe Marcelle Humbert. A spingerlo tra le braccia di questa nuova amante, fu una passione erotica fortissima. La relazione dura però poco perché la giovane donna muore di tubercolosi nel 1915. Nonostante la malattia e l’iniziale forte passione, Picasso non le sarà mai fedele. Tanto che nel 1917 incontra colei che diventerà la sua prima moglie: Olga Khokhlova.

Ritratto di Olga in poltrona, Pablo Picasso, 1917_photocredit:wikipedia
Ritratto di Olga in poltrona, Pablo Picasso, 1917_photocredit:wikipedia

Ballerina russa appartenente all’alta società borghese, Olga diventa la moglie dell’artista, solo dopo un anno dal loro primo incontro. Nel 1921 nasce anche un figlio, Paulo. Nonostante le nozze e la nascita del bambino la relazione tra i due non fu mai sana e pacifica. La diversità di vedute e di appartenenza porta i due a litigi continui. Picasso poi non riesce proprio ad esserle fedele e infatti presto si “consola” tra le braccia della sua giovanissima amante.

Amanti giovani per un uomo ormai maturo

Marie-Thérèse con ghirlanda, 1937_photocredit:wikipedia
Marie-Thérèse con ghirlanda, 1937_photocredit:wikipedia

Marie-Thérèse Walter. Picasso la vede per strada, bionda, occhi azzurri giovanissima, per la precisione minorenne. Decide che sarà lei la sua prossima amante. Lui ha già 46 anni, lei 17 ma iniziano comunque una relazione. Da questa unione nasce persino una bambina, Maya. Picasso allora decide di comprare a mamma e figlia una casa. Proprio di fronte al palazzo in cui viveva con sua moglie. Anche questa storia finisce, lasciando dietro di sé disperazione.

Francoise Gilot con Paloma e Claude, 1951_photocredit:wikipedia
Francoise Gilot con Paloma e Claude, 1951_photocredit:wikipedia

E arriviamo a Francoise Gilot, l’unica donna che ha avuto il “coraggio” di lasciarlo. Il pittore la incontra nel 1944. Lui ha 63 anni e lei solo 22. Dalla relazione tra i due nascono Paloma e Claude. Con Francoise, Picasso è crudele. Non le è mai fedele e se prima della nascita dei figli le dava tutte le attenzioni possibili, dopo i parti la ignora e addirittura la tratta male. Lei nel 1953 finalmente decide di lasciarlo e lui arrabbiatissimo, in preda ad un attacco violento le spegne una sigaretta in faccia.

La vecchiaia e le ultime due “conquiste”

Ritratto di Dora Maar, 1937_photocredit:wikipedia
Ritratto di Dora Maar, 1937_photocredit:wikipedia

Picasso è ormai anziano ma la sua voglia di donne non si placa. L’anno dopo essere stato lasciato dalla Gilot, incontra la sua nuova giovane amante: Dora Maar. La Maar era una fotografa ed un’artista molto affermata all’epoca a Parigi. Iniziano una relazione e il pittore, geloso, la obbliga a lasciar perdere la fotografia e a vestirsi in modo estremamente casto. La Maar allora riprende la pittura ma le continue critiche del suo uomo e le costanti provocazioni crudeli, la porteranno ad avere serie conseguenze per la sua salute mentale.

“Solo io so quello che lui è. È uno strumento di morte: non è un uomo, è una malattia”

Dora Maar
Ritratto di Jacqueline con fiori, 1954_photocredit:wikipedia
Ritratto di Jacqueline con fiori, 1954_photocredit:wikipedia

L’ultima fiamma del pittore è Jaqueline Roque. Lui ha 70 anni e lei, come sempre moltissimo più giovane, ne ha 28. Jacqueline sarà la seconda moglie del pittore. Si sposano nel 1961, dopo la morte di Olga. Sarà lei, nonostante tutto, a rimanere di fianco all’artista fino agli ultimi anni della sua vita. Picasso morirà nel 1973, a 92 anni, lasciando dietro di sé, oltre alla sua straordinaria eredità artistica, anche una scia di estremo dolore.

Le conseguenze di una relazione tossica

Pablo Picasso ha una chiara concezione malata dell’amore e delle donne. Tutte le sue relazioni sono tossiche e malsane. Lui è un uomo possessivo, a tratti violento e chiaramente disturbato, le sue amanti sono fragili e succubi della sua forte personalità e del suo genio artistico. Il copione è sempre lo stesso: Picasso seduce le sue amanti, ci inizia una relazione, le dipinge innumerevoli volte, poi perde interesse, le lascia e ricomincia tutto da capo. 

Chi ci rimette sono solo le sue compagne. Olga dopo la separazione impazzisce. Marie-Thérèse non riuscirà mai a staccarsi da lui mentalmente tanto da suicidarsi dopo la notizia della morte del pittore. Dora Maar subirà serie conseguenze per la sua salute mentale e morirà depressa. Jaqueline si toglie la vita 13 anni dopo la morte del pittore, dopo aver sistemato tutte le beghe patrimoniali.

“Le donne entravano e uscivano nella sua vita come lucciole attratte da una lanterna; le fissava sulla tela, le usava sessualmente e quando era stanco le gettava via”

Francoise Gilot

Ilaria Festa

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