Erano tantissime, giovani e molto belle. L’inventore del cubismo era un moderno casanova o un donnaiolo arrogante? Ai posteri l’ardua sentenza.

Selfie provocatori, video in discoteca. Foto in palestra a petto nudo e captions in quel finto inglese che sta sempre bene. Cosa non fanno oggi i ragazzi per catturare l’attenzione delle signorine che piacciono. Però se l’obbiettivo della conquista si allontana sempre di più, allora forse c’è qualcosa di sbagliato in partenza. Forse quelle sopracciglia, molto curate e poco virili, non sono il modo giusto. 

Ma allora qual è il segreto? Anche in questo caso, la storia è una degna maestra e ci può insegnare qualcosa. Non dobbiamo per forza pensare a Giacomo Casanova o al personaggio di Don Giovanni, esempi forse troppo ambiziosi. Pensiamo a uomini non eccessivamente belli ma, comunque, estremamente fortunati in campo sentimentale.

Pablo Picasso e Dora Maar
(foto dal web)

C’era un tale, un certo Pablo Picasso, che oltre ad inventare il cubismo, rivoluzionando così la storia dell’arte mondiale, è famoso anche per le sue numerosissime amanti. Erano decine, giovanissime e bellissime, modelle, ballerine, pittrici. Russe, francesi, spagnole. E lui sarà anche stato un pittore famoso, carismatico e talentuoso. Era tutto, fuorché bello.

Alto poco più di un metro e sessanta. Tarchiato, calvo. Con il nasone. Aveva però 62 anni quando inizia la relazione con una modella francese di 22 anni. Ne aveva invece più di 70 quando conosce la sua seconda moglie, di allora 27 anni.

Pablo Picasso e Françoise Gilot
(foto dal web)

Lo schema delle sue frequentazioni può essere inserito in un nastro riavviato all’infinito. Conosce una donna, la ammira, la adora, forse la ama. Poi la dipinge, anche centinaia di volte. Finché non conosce un’altra bellezza. Allora iniziano i tradimenti, e poi le lascia tutte. A volte le spinge al suicidio o alla pazzia. E così per tutta la vita: da una moglie all’altra, da un’amante alla successiva.

Tante le sue muse ispiratrici, i fantasmi dietro lo sviluppo del genio pittorico. Tra i volti de Les Demoiselles d’Avignon si nasconde quello di Fernande Olivier, modella che, compagna del pittore per diversi anni, assiste alla nascita del primo grande capolavoro cubista, facendone dunque anche parte.

Pablo Picasso – Les Demoiselles D’Avignon
(foto dal web)

C’è stata poi Eva Gouel. La ragazza era malata di tubercolosi, ma nemmeno la morte incombente riesce a frenare l’istinto dell’artista, che continua a tradirla nonostante le gravi condizioni fisiche.

La prima moglie di Picasso si chiama invece Olga Khokhlova. Ballerina russa e protagonista di alcuni dipinti di ispirazione neoclassica. Il matrimonio procede nonostante le numerose amanti del pittore, finché egli non la lascia per Marie-Thérèse Walter, una ragazzina di 17 anni. Picasso ne aveva 46. 

Pablo Picasso – Ritratto di Olga in poltrona
(foto dal web)

Anche questa storia, tuttavia, finisce perché l’artista si innamora di altre donne. Probabilmente questo uno dei motivi per cui, anni dopo, Marie-Thérèse si suicida. 

Pablo Picasso – Marie-Thérèse con ghirlanda
(foto dal web)

Della rottura è causa l’incontro con Dora Maar. Bellissima pittrice e fotografa, che vive affianco dell’artista spagnolo per diversi anni, come testimoniato dai numerosi ritratti dove la troviamo protagonista.

Pablo Picasso – Ritratto di Dora Maar
(foto dal web)

Ma il vizio non si perde, e Picasso non sa resistere al fascino di Françoise Gilot. Quando lascia Dora per la giovanissima modella francese, il dolore distrugge la Maar, che impazzisce e finisce in una clinica psichiatrica. 

Seconda ed ultima moglie dell’artista è Jacqueline Roque. Il matrimonio, tra tradimenti e dipinti vari, prosegue per molti anni, fino alla morte di Picasso nel 1973, alla quale, qualche anno dopo, segue il suicido di Jacqueline che si spara un colpo di pistola. 

Pablo Picasso – Jaqueline with flowers
(foto dal web)

Queste sono solo alcune delle vicende sentimentali del genio cubista. Forse le storie più famose, le donne anche più fragili, che si innamorano di uno degli artisti più celebri del XX secolo. Si innamorano probabilmente del suo intelletto, della sensibilità estrema di un artista di tale portata. 

Del suo successo, del suo carisma. Della fama che si crea intorno al mito. Si innamorano del genio. Un genio che non sa ricambiare l’affetto che riceve e che, forse, si approfitta di ragazze spesso troppo giovani ed ingenue. 

Pablo Picasso e Jacqueline Roque
(foto dal web)

C’è anche una canzone che parla della “fortuna” in campo sentimentale dell’artista spagnolo. Si intitola Pablo Picasso, è viene pubblicata nel 1976 dai Modern Lovers, rock band statunitense.

Well some people try to pick up girls
And get called assholes
This never happened to Pablo Picasso

Nessuna donna poteva resistergli. Era famoso per il suo sguardo magnetico.

Pablo Picasso
(foto dal web)

And girls could not resist his stare
Pablo Picasso never got called an asshole
Not like you.

Pablo Picasshole, che ha rivoluzionato la storia dell’arte senza riuscire mai a cambiare se stesso.

Laura Bartolini