Paul Newman: una vita quasi perfetta

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Di Irene Marri

Il divo hollywoodiano Paul Newman nasceva oggi, il 26 gennaio 1925. Una carriera senza dubbio di successi, ma anche tormentata. Bello, talentuoso, carismatico, molti lo descrivono anche come un gran burlone, un ragazzo che fin dalla tenera età conquistava i consensi delle masse, soprattutto il pubblico femminile. Paul Newman: na vita quasi perfetta, il suo mito cavalca le onde del tempo, una presenza fisica eloquente che rubava la scena e plasmava l’attore nell’età dell’oro di Hollywood. Probabilmente se all’epoca non fosse esistito il fenomeno di Marlon Brando , Newman sarebbe stato il solo ed unico a cavalcare la scia del bello e tenebroso. In effetti i due si somigliavano molto ed erano anche grandi amici. Addirittura voci di corridoio parlano di una relazione omosessuale tra i due.

Sguardo innocente, sorriso luminoso e occhi come il mare, così si afferma l’attore nello Studio System. Ci lascia personaggi memorabili, che prendono vita grazie alla passione per il teatro, che nasce dopo l’esperienza terribile della guerra. Infatti l’attore si arruola da ragazzo nell’aviazione della Marina, spera di diventare pilota ma il daltonismo non glielo permette. Durante la Seconda Guerra Mondiale presta servizio nel Pacifico, esperienza che lo segnerà per sempre. Torna a casa, sposa la prima moglie Jacqueline E. Witte nel ‘49 che gli dà tre figli e si iscrive all’Actors Studio di New York.

Paul Newman nasceva oggi: da Broadway a Hollywood, ripercorriamo la sua carriera

Paul Newman
Paul Newman

Esordisce con l’opera teatrale “Picnic”, a Broadway. “Il calice d’argento” segna l’esordio cinematografico, ma raccolse molte critiche, infatti il “the New Yorker” scrisse:

Recita la sua parte con il fervore emotivo di un autista di autobus che annuncia le fermate locali

Ma pian piano il divo sale alla ribalta con i grandi successi: “La Gatta sul tetto che scotta”(1958) dove interpreta l’ex atleta alcolista insieme all’eterna e insostituibile Elizabeth Taylor, o l’arrogante giocatore di biliardo de “Lo Spaccone”(1961) e ancora il truffatore in coppia con Robert Redford ne “La stangata”(1973). Prima attore poi regista, sceneggiatore, filantropo e produttore cinematografico. Amava ruoli cult che incarnavano antieroi scostanti e individualisti anche se nella vita reale era l’opposto. La ricerca costante della sfida, anche fuori dal set, come nel 1979 quando partecipò alla 24 Ore di Le Mans con la sua Porsche 935.

Vita straordinaria di un’uomo ordinario. Paul Newman: una vita quasi perfetta.

Il titolo in sovrimpressione è il nome dell’autobiografia scritta dallo stesso Paul Newman insieme a Stewart Stern, lo sceneggiatore di “Gioventù bruciata”. Paul Newman:una vita quasi perfetta, 3 premi Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award. La lunga carriera del divo che finisce nel 2007 quando si ritira dagli schermi, un anno dopo morirà per un cancro ai polmoni, precisamente il 31 luglio del 2008. Lascia le cinque figlie, l’amore della sua vita Joanne Woodward che l’accompagna fino alla morte e il dramma della morte del suo unico figlio maschio Scott, morto di overdose. Una vita tormentata ma che nonostante tutto è circondata d’amore, il sentimento più importante che l’attore conosce sul set di “La lunga estate calda”. 50 anni di vita passati assieme, Joanne e Paul si sposano a Las Vegas nel 1958.

Ho lavorato molto duramente, perché niente mi è mai venuto facile.

Paul Newman

Paul Newman andava in terapia: parlava dei figli, del matrimonio, della politica. Registrava tutto quello che sapeva di sè. Tutto questo si trova nella sua autobiografia, alla scoperta del divo hollywoodiano, ricca di dettagli, humor e anche epiteti drammatici. Per conoscere al meglio la sua storia, questo potrebbe essere un viaggio interessante tra le bianche pagine di un libro con un finale già scritto, ma che è incancellabile. Ormai destinato ad essere eterno.

Irene Marri

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