Pelé compie 80 anni: l’omaggio a un mito eterno

Pelé

Una leggenda che ha segnato un’epoca nel mondo del calcio ma che, in realtà, è riconosciuta e acclamata anche ai giorni d’oggi. Un mito infinito di nome Edson Arantes do Nascimento al secolo Pelé. Oggi il fenomeno brasiliano compie 80 anni, un traguardo decisamente importante per uno delle icone più grandi della storia non solo del calcio ma dello sport in generale. L’uomo dei 1000 goal e dei 3 mondiali con la Nazionale brasiliana, la rivalità che lo ha visto, lo vede e lo vedrà per sempre contrapposto a Maradona. Un calciatore totale che sul campo di gioco ha espresso magia con il suo talento immenso, 80 anni di Pelé. Noi vogliamo augurare al mito brasiliano un felice compleanno e altri cento di questi giorni. La storia di Pelé, la storia del calcio.

Pelé-Brasile: il mito del 10

La storia tra Pelé e la maglia verdeoro del Brasile ebbe inizio il 7 luglio 1957, proprio contro i rivali di sempre dell’Argentina, match perso per 2-1 ma dove lui andò comunque a segno a soli 17 anni. Una data storica che ha tracciato una linea ben precisa, quello che è riuscito a fare il numero 10 con la maglia della sua nazionale non ha eguali. 92 presenze condite da ben 77 realizzazioni. Numeri spaventosi abbinati a ben 3 coppe del mondo vinte, nel 1958 in Svezia, nel 1962 in Cile e per concludere Messico 1970. In Svezia, ” O Rei” siglò una doppietta nella finale, diventando anche il più giovane calciatore a giocare l’ultimo atto di un mondiale a soli 17 anni e 249 giorni. Nel 1962 ci fu un infortunio che alla seconda partita mise fuori dai giochi l’asso nativo di Tres Coracoes per il resto del torneo. Proprio dopo la fine della competizione dichiarò di aver messo fine alla sua esperienza in Nazionale, ma quattro anni dopo, a Messico 1970 ci fu il tris. In finale contro l’Italia, Pelè realizzò la rete che diede il via alla vittoria brasiliana. Una storia fuori da ogni logica, 3 mondiali vinti per un uomo che era diventato un mito assoluto per un popolo che vive di calcio.

“Maradona Y Pelé”, o forse no?

Cantava così l’ormai ex band dei The Giornalisti, “Maradona Y Pelé” ovvero Maradona è meglio di Pelé. Ma è davvero così? Stiamo parlando di un confronto infinito che da decenni divide gli appassionati di calcio. C’è chi non li ha vissuti, ma prova comunque a dare una risposta basandosi spesso sui numeri. C’è chi li ha vissuti o almeno in parte e non sa dare una risposta decisa. Calciatori simili ma forse diversi, che rappresentano il dualismo perfetto. Perfetto perché hanno rappresentato la perfezione in campo nella loro carriere. Ma è davvero indispensabile dare una risposta? No, perché al di là di tutto, non ci sarà mai una risposta definitiva e certa per il semplice motivo che non si tratta di qualcosa di scientifico, ma emozionale. Entrambi hanno infranto record, vinto titoli su titoli, entrambi hanno scritto la storia.

L’uomo dei mille gol e oltre

1281 realizzazioni, questo è il numero di gol che la Fifa ha attribuito nel corso della carriera di Pelè. Una cifra a dir poco mostruosa che però è stata al centro di svariate polemiche. Alcuni hanno riscontrato che circa 500 di queste reti siano state effettuate in amichevoli e non in partite ufficiali. Così sarebbero “solo” 757 reti, ma poco importa: il brasiliano è riconosciuto come l’uomo dei 1000 gol. Questi sono numeri e discorsi burocratici. La sua carriera è incentrata quasi completamente al Santos. Con una piccola parentesi americana con i New York Cosmos nel finale di una carriera straordinaria e non riducibile a dei semplici aggettivi di apprezzamento. 80 anni di Pelé e l’eternità terrena non sembra possibile ma ciò che è certo è che il suo nome riecheggierà per sempre, farà parte dell’eternità.

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