Nel dicembre del 2000, Peter Jackson annunciò la fine delle riprese de La Compagnia dell’Anello, primo episodio della trilogia che lo ha reso celebre. Il Signore degli Anelli, sembra quasi curioso sottolinearlo, ha infatti rappresentato una rivoluzione nel cinema, e certamente il punto di svolta nella carriera del regista, nato il giorno di Halloween del 1961 in Nuova Zelanda.
Questa carriera comincia con due film splatter (Fuori di testa, Splatters-Gli schizzacervelli), che fanno circolare ampiamente il suo nome a livello internazionale, fin quando nel 1994 approda a Venezia. Con il dramma Creature dal cielo, col quale lancia tra l’altro Kate Winslet, si accaparra il Leone d’argento alla Regia. E su questa linea continua fino al 1996, quando scompare per cinque anni.
La grande impresa di Peter Jackson
Il 1997 è l’anno in cui Jackson viene risucchiato dalla sua terra, in uno dei progetti più ambiziosi e dispendiosi della storia del cinema. La sola stesura della sceneggiatura necessitò molto tempo, e oltre più di una mente geniale per essere messa in piedi. Il regista sognava fin da bambino che qualcuno portasse sullo schermo la saga di J.J.R. Tolkien, e dal momento che nessuno ne aveva mai trovato il coraggio, decise di farlo lui stesso.
Complice fu forse anche l’orgoglio, dal momento che la sua proposta di un remake di King Kong era stata rifiutata dalla Universal Studios (che non poté più dirgli di no dopo il successo di LOTR, e il 2005 è infatti l’anno in cui il tanto sognato remake vede la luce). In ogni caso, nel 2001 viene distribuito La Compagnia dell’Anello, e il 2003 sarà l’anno dell’ultimo capitolo, Il Ritorno del Re. In totale, i tre film si accaparrarono 17 statuette agli Oscar, facendo del Signore degli Anelli la saga più fortunata della storia.
Camei, produzioni e progetti futuri
Nonostante, dopo varie incertezze, Jackson abbia diretto anche i tre controversi capitoli de Lo Hobbit, la sua carriera cinematografica non può ridursi alle sole trasposizioni dell’opera di Tolkien. Questo regista che ama imbucarsi con piccoli camei in pressoché tutti i suoi film, ha infatti fondato la Weta Digital, una delle più innovative compagnie di effetti speciali di sempre. E ha saputo adeguarsi a progetti più modesti, regalandoci nel 2009 il sognante e drammatico Amabili Resti.
E non possiamo poi non menzionare la sua attività di produttore. Jackson ha infatti prodotto, tra gli altri, District 9, dramma fantascientifico che nel 2009 lasciò a bocca aperta anche l’Academy, che propose la sua nomination come miglior film. Aspettiamo quindi adesso il prossimo lavoro del regista, che non sarà, come a lungo si era detto, la serie tv tratta dal Signore degli Anelli, bensì The Beatles: Get Back, documentario sull’insuperabile band britannica.
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Manuela Famà