Pochemuchka, parole dal mondo: una persona curiosa che pone troppe domande

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Di Stella Grillo

Nuovo appuntamento della rubrica Parole dal Mondo con Pochemuchka; questa settimana si vola in Russia, con un termine intraducibile che va ad indicare una persona estremamente curiosa o che fa troppe domande.

Pochemuchka, una persona invadente che pone troppe domande

Un termine russo, Pochemuchka, che si rivolge a una persona invadente o troppo curiosa. L’etimologia del sostantivo Pochemuchka deriva, infatti, da “почему” ; pochemu – perché? Questa espressione indica una persona estremamente curiosa, a tratti invadente, che soprassale l’interlocutore ponendo troppe domande. Spesso, il termine Pochemuchka è anche usato affettuosamente, come vezzeggiativo, dai genitori nei confronti di bambini particolarmente curiosi. La storia di questa parola intraducibile, ma molto particolare, si lega proprio al mondo dell’infanzia. L’origine del termine, infatti, risale a un libro per bambini molto conosciuto in Russia: Što ja vídel, What I saw.

Il protagonista del testo è un bambino, vispo, curioso e intelligente che per ogni situazione o circostanza è solito porre la domanda: ”Perchè?”. Pochemuchka, in russo, è quindi riferito alla personalità di un bambino curioso che pone quesiti su qualsiasi cosa. Questo momento di sviluppo dei bambini è noto in psicologia come Fase dei Perché e inizia indicativamente fra i due e i tre anni protraendosi, a volte, anche fino ai sette-otto anni.

In generale, però, presenta anche un’accezione negativa; per l’appunto, può indicare un soggetto estremamente invadente, ficcanaso, impiccione o pettegolo.


Stella Grillo

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