Prime Video: le nuove uscite a gennaio 2023

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Di Eleonora Quarchioni

Prime Video sta sfornando delle piccole perle quanto a produzioni originali, e il gennaio 2023 si appresta a rifornirci di nuovi titoli interessanti. Vediamo cosa ci attende per il primo mese dell’anno su Amazon Prime Video.

Serie tv, tra new entry e seconde stagioni

Iain Glen in The Rig.

Le due new entry di Prime Video in Italia sono due produzioni Amazon Original molto attese. Il 5 gennaio vedrà l’uscita della serie in otto episodi Sono Lillo, dove il celebre Lillo aka Posaman gioca sulla sua doppia identità. Il 6 gennaio è la volta di The Rig, la prima serie Amazon Original girata interamente in Scozia. The Rig è un thriller soprannaturale che vede tra i suoi protagonisti anche Iain Glen, il ser Jorah Mormont di Game of Thrones.

Oltre a queste novità assolute, il 13 gennaio 2023 Prime Video rilascerà la seconda stagione di Hunters, il thriller ideato da David Weil su un gruppo di cacciatori alla ricerca di ufficiali nazisti. Torna anche la serie fantasy animata La Leggenda di Vox Machina, con una seconda stagione piena di draghi, mostri e altri pericoli, disponibile dal 20 gennaio.

Film su Prime Video a gennaio 2023

Tra i film che verranno rilasciati sulla piattaforma nel primo mese del nuovo anno spicca il biopic Lamborghini: The Man Behind the Legend, che uscirà il 19 gennaio. Il film è un biopic su Ferruccio Lamborghini, l’industriale italiano che negli anni Sessanta ideò quelle che sarebbero state le auto sportive più amate al mondo.

Ferruccio Lamborghini (interpretato da Frank Grillo)

Cambiamo genere e facciamo un salto al 27 gennaio, con l’uscita di Un matrimonio esplosivo, l’action-comedy-romantico con Jennifer Lopez e Josh Duhamel. Questo film è un mix di ingredienti che promettono grande intrattenimento, complice anche la scelta dei protagonisti. Infine, il giorno seguente uscirà Ipersonnia, thriller fantascientifico con Stefano Accorsi, ambientato in un futuro distopico, dove il sistema carcerario italiano è stato riformato proprio grazie all’invenzione dell’ipersonno.

Di Eleonora Quarchioni

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