Il principe Carlo e la sua collezione di eco moda

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Di Redazione Metropolitan

Il 72enne principe Carlo, si sa, è un uomo ambizioso. Dal 2021, si vocifera prenderà il posto della madre, la Regina Elisabetta, sul trono d’Inghilterra. Ma questo non è l’unico motivo: il futuro re vuole salvare l’intero pianeta. Da sempre il principe di Galles si batte in favore di uno shopping più consapevole e di qualità. Lui stesso, come rilasciato più volte in diverse interviste, ha affermato il suo impiego contro il surriscaldamento globale partendo proprio dal suo guardaroba.

Abiti rattoppati, scarpe del ’71 risuolate e progetti di cui lui stesso è il promotore: forse non tutti sanno che quella tessile è l’industria più inquinante al mondo, seconda soltanto a quella che impiega le fonti fossili per produrre energia.   

Principe Carlo e Federico Marchetti - Credits: Mike Wilkinson
Principe Carlo e Federico Marchetti, Credits: Mike Wilkinson

Il principe Carlo, la capsule collection disegnata in Italia e prodotta nel Regno Unito e Yoox

Sensibile alla salvaguardia ambientale, il futuro regnante lavora a stretto contatto con Federico Marchetti, CEO e Chairman del gruppo Yoox Net- a – Porter, per lanciare la sua collezione di moda formata da ben 18 capi ready to wear per uomo e donna. Una nuova tipologia di lusso incentrata sulla sostenibilità dei tessuti.

 La capsule è frutto del progetto “The Modern Artisan” nato da una partnership unica nel suo genere tra Yoox Net-a-porter e The Prince’s Foundation, l’associazione benefica fondata da Sua Altezza Reale.

Un connubio tra Italia e Inghilterra che celebra la produzione tradizionale e il futuro dell’artigianalità sartoriale. La produzione è assolutamente in linea con l’etichetta della royal family: maglioncini a collo alto in cashmere, pantaloni di lana, bottoni in madreperla e camicie in cotone biologico. Cosa c’entra l’Italia? Ve lo racconto subito! La capsule è interamente disegnata da sei studenti italiani del centro di ricerca Fashion in Progress del Politecnico di Milano e da alcuni artigiani britannici.

Federico Marchetti, il Principe Carlo e alcuni disegnatori italiani - Credits: Mike Wilkinson
Federico Marchetti, il Principe Carlo e alcuni disegnatori italiani- Credits: Mike Wilkinson

Una scelta etica

Una collezione senza tempo, da tramandare di generazione in generazione, grazie all’attenta selezione dei materiali di altissima qualità. Le fibre organiche e naturali sono le protagoniste indiscusse di questa straordinaria linea sartoriale; il cashmere e la lana sono stati forniti dal noto brand scozzese Johnstons of Elgin, mentre la seta – biologica, ecologica e pienamente tracciabile – dal Centro Seta in Italia.

Ovviamente, non si tratta certo di capi low cost o prêt-à-porter, però comprando questi abiti farete qualcosa per opporvi alla moda “usa e getta” e, soprattutto, tutti i provenienti delle vendite saranno donati alla The Prince’s Foundation per sostenere lo sviluppo e la gestione dei programmi formativi destinati a preservare le competenze artigianali tessili.

God Save the Queen ma anche il Principe Carlo!

Annalisa Pomponio

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