È stato finalmente realizzato e firmato da Anica, Apa e altre associazioni del settore audiovisivo un protocollo sanitario per il settore audiovisivo. Questo documento dovrebbe,entro la fine di giugno, dare il via alla ripartenza di produzioni e set cinematografici e televisivi fermate dal coronavirus. Molte le misure di sicurezza previste che vanno dalla produzione alla postproduzione audiovisiva con tutti i reparti coinvolti.
Ecco cosa prevede il protocollo sanitario per l’audiovisivo
Il protocollo sanitario per l’audiovisivo prevede una serie di misure di sicurezza che dovrebbero garantire una ripartenza del settore entro la fine di giugno. Si tratta di comportamenti, responsabilità e procedure da adottare in ogni momento della produzione audiovisiva al fine di scongiurare il contagio da Covid 19. È previsto l’obbligo dell’utilizzo di dispositivi di sicurezza già conosciuti come mascherine e guanti. Accanto ad essi il nuovo protocollo sanitario prevede anche comportamenti precauzionali da adottare. Ad esempio saranno incentivati casting e provini effettuati in videoconferenza. Si dovrà inoltre limitare la condivisione di materiali e attrezzature nella sale regia e montaggio.
Le regole per gli attori
Un rigido protocollo sarà utilizzato anche per i set dove gli attori, quando è possibile, dovranno arrivare già pronti senza interagire con i reparti trucco e costume. Inoltre in caso di scene ravvicinate, dove non è possibile rispettare il distanziamento, essi dovranno sostenere test preventivi per verificare la positività o meno al Covid 19. Non sono messi infine, se non per necessità, figure esterne alla produzione. Queste dovranno dimostrare con l’apposita certificazione di non aver avuto sintomi compatibili con il coronavirus negli ultimi 14 giorni e di non essere stati a contatto con persone positive. Le misure di sicurezza inoltre prevedono la sanificazione di location interne ed esterne utilizzate per le riprese con apposite regole per eseguirle.
La decisione finale del governo
Dopo la firma del protocollo da parte dell’associazioni di categoria spetta al governo decidere nei prossimi giorni sull’effettiva ripartenza delle produzioni cinematografiche prevista per la fine di giungo. Ci sono però questioni ancora aperte come sottolineato dal presidente dell’APA Giancarlo Leone. Si tratta innanzitutto di garantire la disponibilità dei tamponi sul set. Poi dell’istituzione di un fondo di garanzia per le assicurazioni in caso di gravi danni e il lancio di un nuovo sistema di tax credit per le produzioni.