Raf, il battito sano di una star internazionale

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Di Redazione Metropolitan

Il cantante Raf - photo credits: web
Il cantante Raf – photo credits: web

Raffaele Riefoli, in arte Raf, nasce a Margherita di Savoia, in Puglia, il 29 Settembre del 1959. Sin da ragazzino mostra un innato interesse per la musica, che prevale sugli studi di architettura. Oggi vanta una carriera pluritrentennale, costellata da successi che vanno dall’esordio in inglese Self Control alla partecipazione all’Eurovision Song Contest con Gente di mare, dalla vittoria al Festivalbar con Battito animale alle quattro volte sul palco di Sanremo.

Raf: i primi anni dalla Puglia a Londra

Fin dalla giovane età, Raffele Riefoli si interessa alla musica e cresce con le lezioni del maestro Giovanni Battista Gorgoglione. Nei primi anni ’70 si esibisce in diverse località nel barese e nel foggiano con il gruppo The Friends. Dopo l’esame di maturità, Raf si trasferisce a Firenze per studiare all’istituto d’arte e successivamente alla facoltà di architettura. Poco dopo però la sua passione per la musica lo porta a sperimentare nuove esperienze che lo conducono a Londra.

Qui comincia a comporre brani in lingua inglese e fonda, insieme a Ghigo Renzulli, futuro chitarrista dei Litfiba, un gruppo rock/punk, i Cafè Caracas, con i quali incide una cover di Tintarella di luna di Mina. Per mantenersi, usa i suoi risparmi e lavora come cameriere. Prima di affermarsi con lo pseudonimo Raf, nel 1980, quando è ancora cantante e bassista dei Cafè Caracas, si fa chiamare “Rip Kirby”.

Raf, cover del singolo "Self Control", 1983 - photo credits: web
Raf, cover del singolo “Self Control”, 1983 – photo credits: web

1983: la svolta con Self Control

Quando Raf incontra il produttore discografico Giancarlo Bigazzi, tra i due nasce un sodalizio che vale i primi passi della sua carriera. Dopo aver fatto ritorno a Firenze, nei primi anni ’80 capitale della new wave italiana, nel 1983 produce con Bigazzi il suo primo successo discografico: Self Control. Si tratta di un pezzo dance contenuto nel suo primo album, interamente in inglese, intitolato semplicemente “Raf” e pubblicato nel 1984.

Self Control scala le classifiche di mezzo mondo, anche grazie a una cover eseguita dalla statunitense Laura Branigan. Il brano, scritto dallo stesso Raf con Giancarlo Bigazzi (musica) ha uno straordinario successo e diventa uno dei brani italo disco più famosi di sempre. Insieme alla versione di Laura Branigan, il singolo vende più di 20 milioni di copie in tutto il mondo.

Videoclip ufficiale del primo singolo di Raf, “Self Control”, 1983

1987: l’esordio in lingua italiana e i grandi successi

Nel 1987 Raf scrive il testo di Si può dare di più per il trio Morandi-Ruggeri-Tozzi: la canzone vince il Festival di Sanremo di quell’anno. Sempre nel 1987, il cantante arriva terzo all’Eurovision Song Contest con Gente di mare insieme a Umberto Tozzi: è inoltre il suo esordio in lingua italiana. Il singolo rimane per ventisette settimane nelle classifiche italiane, raggiungendo anche il secondo posto.

Nel 1988 Raf partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo come cantante in gara, presentando il brano Inevitabile follia, che si piazza 11°. In seguito, dà alle stampe il disco Svegliarsi un anno fa, il cui singolo portante è Il sapore di un bacio, scritto da Gaetano Curreri degli Stadio. Un anno dopo è di nuovo a Sanremo con Cosa resterà degli anni ’80. Malgrado il basso posto raggiunto nella classifica sanremese, solo 15°, la canzone diventerà uno dei suoi maggiori successi commerciali, raggiungendo anche la sesta posizione dei singoli più venduti in Italia.

Raf canta a Sanremo del 1989 “Cosa resterà di questi anni ’80”

Raf, dalle hit del Festivalbar a oggi

L’onda di successo continua a travolgere Raf a cavallo tra anni ’80 e ’90. Partecipa e vince il Festivalbar per ben due volte: nel 1989 con Ti pretendo (contenuta nell’album Cosa resterà …) e nel 1993 con Il battito animale (incluso nel disco Cannibali). Le canzoni diventano due delle sue hit più grandi di sempre. Cannibali (1993) è un album ricco di canzoni di successo (oltre Il battito animale, Due e Stai con me) ma con in più un’attenzione particolare all’attualità, che mette in risalto l’inquietudine che caratterizza un mondo contraddittorio e un momento storico travagliatissimo.

La carriera di Raf è ormai inarrestabile: duetta con la debuttante Laura Pausini (1993, Mi rubi l’anima), nel ’96 realizza un primo “Best of”, torna per altre tre volte sul palco dell’Ariston (l’ultima nel 2015 con Come una favola), vince per la terza volta il Festivalbar (2001, con Infinito). Ad oggi vanta 12 dischi e numerose collaborazioni, tra le altre: Edoardo Bennato, Max Pezzali, Alex Britti, Ron. Tra i suoi successi più recenti, il singolo Come una danza, che nel 2018 lo rivede insieme a Umberto Tozzi. La canzone anticipa l’uscita di un doppio cd dal titolo Raf Tozzi: nell’aprile 2019, inoltre, parte un tour dove i due cantanti suonano i loro più grandi successi.

A cura di Valeria Salamone

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