Via libera del consiglio dei ministri alla riforma fiscale 2023, il governo Meloni intende premiare “lealtà e responsabilità contribuente“. Entro 24 mesi l’entrata in vigore. Ecco casa cambia.

Riforma fiscale 2023, ecco le novità

Ph Credit pmi.it

Via libera del consiglio dei ministri alla riforma fiscale 2023. Per terminare la delega sulla riforma del Fisco approvata ieri ci vorranno non meno di 24 mesi, i primi scaglioni Irpef saranno operativi a partire dal prossimo anno e dal 2024 entrerà in vigore la global minimum tax al 15% per le multinazionali.

Non sarà un percorso semplice e sicuramente metterà in luce i contrasti tra la maggioranza ma Giorgia Meloni la definisce una svolta “necessaria per il paese”, come riportato dall’agenzia Adnkronos la premier ha detto ai ministri:

La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. La Riforma contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il Fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l’equità, favoriamo occupazione e investimenti.

E ha aggiunto ancora:

È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende.

Come l’ha definita il ministro dell’Economia, Maurizio Leo, sarà una riforma molto “ambiziosa” a favore del lavoro indipendente e i numeri precisi saranno dettati dai decreti attuati per non commettere errori sul bilancio. Ecco, nel dettaglio, che cosa può cambiare per famiglie e imprese.

Irpef, Flat Tax e tutte le novità

Si prevede una revisione dell’intero meccanismo di tassazione per attuare “l’equità nazionale”. Le nuove aliquote Irpef della riforma fiscale prevedono tre scaglioni e risparmi da 60 a 700euro per i redditi. Nel testo sancito dal consiglio dei ministri si parla di “sistema ad imposta unica” per arrivare a una FlatTax per tutti. L’idea del governo è quella di ridurre gli scaglioni dell’Irpef dagli attuali quattro a tre già dal prossimo anno. La nuova tassazione dovrebbe quindi esordire dal 2024.

La delega prevede anche la revisione delle esenzioni fiscali e il raggiungimento della No tax area per lavoratori dipendenti e pensionati con redditi sotto gli 8.500 euro. Per le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Il provvedimento dispone anche una graduale eliminazione dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.

Nella testo si parla anche l’Iva azzerata per i beni di prima necessità, lo stop alle comunicazioni fiscali nei mesi di agosto e dicembre e le sanzioni penali attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano. 

Simona Alba

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