Roblox: la moda nei videogiochi ha un ruolo importante nell’ambito della personalizzazione del personaggio

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

La moda e i videogiochi sembravano due mondi opposti, però in realtà sappiamo che ai giocatori è sempre piaciuto vestire i propri personaggi. La piattaforma di videogiochi collabora con brand di primo piano e sembra che il suo nuovo sistema per vestire gli avatar degli utenti abbia rafforzato la partnership ancora di più.

Il settore gaming ha iniziato ad attingere alle industrie tradizionali

La moda nei videogiochi non significa solo grandi festival di cosplay oppure la ricerca di una bella maschera per Link: oggi il settore di gaming ha iniziato ad attingere anche a industrie piu tradizionali. Ce lo dimostra Roblox, la dimostrazione piu plastica in cui una borsa di Gucci può essere venduta per 4.115 dollari o 350 mila Robux, la valuta virtuale della piattaforma, che sono 800 dollari in piu rispetto la versione reale.

L’importanza della personalizzazione su Robolox porterebbe ad un possibile metaverso per i videogiochi

All’interno di Roblox ci sono quasi cinquanta milioni di giocatori quotidiani, infatti è diventata la società di videogiochi di maggior valore negli Stati uniti. La personalizzazione dei personaggi, che è ovviamente una possibilità che la piattaforma offre per esprimere se stessi all’interno del gioco, è una parte portante dell’esperienza degli utenti. E’ come ti vedono gli altri e i tuoi amici nel videogioco, proprio per questa importanza colossale Roblox ha creato un nuovo sistema che migliora la sua personalizzazione. Si chiama il “layered clothing” che vuol dire letteralamente “abbigliamento a strati“, che potrebbe aiutare la società a portare avanti l’obiettivo di essere più di un videogioco, potrebbe essere un vero e proprio metaverso per i giochi.

Per chi non ha familiarità con la piattaforma, Roblox non è un gioco ma è più uno spazio in cui si creano giochi. Questo significa che non si gioca a Roblox ma ai videogiochi all’interno di esso. L’avatar tradizionale piu popolare di Roblox ha mantenuto lo stesso aspetto dal 2006 al 2019 ovvero: tozzo e a blocchi, a metà tra Lego e Minecraft.

Negli ultimi 14 anni i vestiti degli avatar erano di un 2D texture, infatti il presidente degli avatar a Roblox, Bjorn Book-Larsson, spiega che: “tutto quello che bisognava fare era aprire Microsoft Paint e creare un top rosa o una giacca di jeans, che vestivano gli avatar come se fossero stati dipinti direttamente sulla loro pelle”. Continua però dicendo che però sorgeva sempre un problema sussistente: “quando si iniziava a creare personaggi più complicati, cosa che il sistema permetteva, non c’era modo di cambiare i vestiti” quindi in altre parole, ogni volta che si voleva fare un personaggio fuori dalla norma, bisognava ricostruire il personaggio dall’inizio. Questo era un problema molto fastidioso per gli utenti, infatti bisognava risolverlo al piu presto, sopratutto perché sulla piattaforma Roblox enfatizza come vi è la possibilità di fare combinazioni dove è possibile staccare un braccio a un personaggio quindi immedesimarsi nella creatività. Il momento in cui ci sono delle difficoltà nella personalizzazione è un problema che la piattaforma deve assolutamente risolvere. Proprio per questo, nel 2020 la società ha sviluppato una tecnologia che consentiva di creare personaggi dalle forme più regolari e realistiche; rimaneva però il problema di non sapere su che tipo di corporatura sarebbe finito il proprio disegno.

Il layered clothing la soluzione al tutto

Ed è proprio qui che entra in gioco l’idea del layered clothing. Ci sono tantissimi video giochi in cui i designer realizzano abiti su misura in gradi adattarsi a una serie di corporature diverse ad esempio un’armatura da samurai, per esempio, per un avatar alto o basso. Roblox però non ha modo di dsapere che tipo di assurdo personaggio potrebbe inventare uno dei nove milioni di sviluppatori indipendenti sulla piattaforma, quindi una maglietta deve riuscire ad adattarsi a milioni di corporature diverse partendo da un dinosauro a uno zombie.

Oggi gli utenti possono progettare vestiti che vanno bene per tutti gli avatar presenti sulla piattaforma, e non solo per una specifica tipologia di corporatura, senza dover ricostruire da capo il personaggio. Book-Larsson ci pone un esempio: ci mostra un avatar umano che indossa “dei pantaloni hip hop e un piumino”. Quando li applica a un dinosauro, i pantaloni si allungano per adattarsi alla struttura del rettile: “E se metto una maglietta e poi una giacca, i due capi formano strati diversi che si adattano l’uno con l’altro. Tecnicamente non c’è nulla che ti impedisca di mettere una giacca su un albero, o dei pantaloni a una macchina“.

La tecnologia del layered clothing si ispira ai modi in cui l’aria modifica la forma di un razzo in volo

La tecnologia che ti permette di realizzare questo trucco appena spiegato da Book-Larsson è molto complessa e si ispira ai modi in cui l’aria modifica la forma di un razzo in volo: “Uno dei nostri ingegneri stava analizzando la topologia dei razzi, cosa succede quando vengono lanciati nello spazio, il modo in cui si deforma la parte esterna e come si controllano. E poi ha usato alcuni degli articoli scientifici sul tema per capire come poter controllare diversi strati che sono collegati tra loro”.

L’abbigliamento a strati deve essere onnipresente e semplice, infatti tutti i giocari all’interno della giovane base di utenti di Roblox deve riuscire a usarlo, anche perché il sistema si applica a qualsiasi personaggio. Lo sviluppo di questa tecnologia è durato due anni ed è stato complesso: “Abbiamo dovuto iniziare a setacciare i 10 mila giochi più popolari per vedere cosa avevano fatto – spiega Book-Larsson –, e poi abbiamo dovuto fare la stessa cosa per il milione di giochi più popolari”

Larson per ora non vuole gli NFT: “Possono essere interessanti, ma di fatto ora non migliorano l’esperienza”

E’ difficile parlare di un sistema di “skin” come quello di Roblox senza tirare in ballo i non fungibile token noti come i famosi NFT. La promessa accolta degli nft è che i giocatori, in un momento non meglio precisato del futuro, saranno in grado di possedere una skin in un gioco e trasferirla in un altro. E’ un fatto che il sistema dell’abbigliamento a strati risolve il problema all’interno dell’ecosistema Roblox. 

Sarebbe tecnicamente possibile – si chiede Book-Larsson – creare nft attraverso Roblox, o di permettere a personaggi e oggetti realizzati da terze parti di entrare nell’ecosistema della piattaforma? La risposta è sì, ma sul fronte dello sviluppo dei videogiochi la questione non è una novità. “Che senso avrebbe farlo? La blockchain non aggiunge niente a ciò che Roblox già fa e non porterebbe nessuno vantaggio alla comunità; se le cose dovessero cambiare, allora anche la posizione dell’azienda potrebbe mutare” sottolinea Larsson.

Spiega Book-Larsson che: “Quando sono creati nel vuoto e non sono collegati a una buona esperienza di gioco fin dall’inizio, gli nft possono essere interessanti, ma di fatto non migliorano l’esperienza. Al momento sono solo un oggetto da sfoggiare. Non per forza la tecnologia non risolve un problema da sola, né rende l’esperienza di gioco migliore. Se si riuscirà a trovare un modo per fare in modo che questo accada, ovviamente, saremmo interessati. Ma attualmente non vediamo questa possibilità“.

Si applica lo stesso ragionamento alla possibilità di trasferire la tecnologia di Roblox ad altri motori grafici come Unreal e Unity. Sarebbe possibile farlo dal punto di vista tecnico, però quale sarebbe l’incentivo per Roblox considerando che l’obiettivo dell’azienda è far sì che gli utenti creino nuovi giochi all’interno della piattaforma? L’abbigliamento a strati di Roblox rappresenta fondamentalmente il ripudio dell’idea che i giocatori possano trasferire le skin tra giochi diversi. “Risolvere questo problema all’interno di un solo motore grafico si è trasformato in un progetto di due anni. Pensare di farlo su più motori grafici è stupido. È incredibilmente difficile”.

Continua Book-Larsson dicendo: “ brand di moda continuano a collaborare con Roblox: Hanno creato versioni dei loro nft per la piattaforma, rimanendo sbalorditi dalla quantità soldi che sono riusciti a guadagnare. Naturalmente, il nuovo sistema è allettante per i brand di abbigliamento, in quanto consente di creare un design che si adatta a ogni gioco di Roblox”.

Cosa progetta Roblox per il futuro?

L’obiettivo è aumentare il livello di sofisticazione del mondo di Roblox, quindi è fondamentale trattenere un pubblico che invecchia. Book Larsson dice:”Secondo la nostra strategia di crescita, se abbiamo un utente quattordicenne, il modo migliore per crescere come azienda è quello di tenercelo stretto offrendogli cose nuove e interessanti da fare fino a quando avrà 18, 25 e 35 anni”. E’ abbastanza semplice come idea: più cose da fare dai alla comunità più utenti rimangono.

Book- Larsson sottolinea che l’obiettivo a lungo termine della società è quello di migliorare i personaggio a blocchi, trasformandoli in “avatar umanoidi reattivi“, consentendo alla comunità di programmare tutti gli elementi di un personaggio, emozioni e linguaggio compreso. Roblox ha acquistato ultimamente una società chiamata Loom.AI, che analizza le espressioni facciali a partire da file video e audio per poi tradurli in avatar. Dice Book-Larsson che “in futuro potrei ritrovarmi a intervistare il mio avatar su Zoom, e non lui“.

Il metaverso è un miniverso per Book-Larsson

Per quanto riguarda il metaverso, Book-Larsson dice che lo vede piu come un “miniverso un metaverso a sé stante. Più che un motore grafico, è un’esperienza o una specie di sistema operativo. Ma se Roblox non è un gioco, allora la crescente sofisticazione tecnologica della piattaforma deve portare anche a una maggiore attenzione su come quel mondo è regolato. La tutela dei diritti d’autore sembra una essere una questione spinosa per la società : se Gucci – o chi per lei – continua a introdurre le proprie borse all’interno di Roblox, quanto sarà fattibile regolamentare questi progetti?”.

6 Aprile

Valeria Muratori

Instagram