La Roma di Ranieri ha inanellato la seconda vittoria consecutiva in Serie A. I giallorossi, in virtù degli altri risultati, restano agganciati al treno Champions League: il quarto posto del Milan è ad un solo punto.

I capitolini sembrano essersi rialzati dal grigiore che li attanagliava: l’apatia vista negli ultimi mesi della gestione Di Francesco è stata spazzata via dalla cura Claudio Ranieri. Il tecnico campione d’Inghilterra con il Leicester City ha donato nuova linfa ad un gruppo con le pile scariche. Le due vittorie consecutive ottenute sul campo della Sampdoria ed in casa contro l’Udinese testimoniano l’inversione del trend giallorosso.

La Roma risulta ancora malata ma combatte contro avversari ed infortuni a ripetizione: Mirante ha messo a referto il secondo clean-sheet certificando la ritrovata, se pur fragile, solidità difensiva. Zero reti incassate nonostante la difesa a quattro formata da tutti centrali: impensabile non prendere reti con quell’assetto tattico, un mese fa. La nota stonata della serata è l’infortunio muscolare occorso a capitan De Rossi, uscito in occasione della rete del vantaggio griffata da Dzeko.

La compagine di Ranieri resta incollata al quarto posto detenuto dal Milan (aspettando Atalanta-Empoli di questa sera) ed acquisisce una consapevolezza in più: nelle dichiarazione del post gara, i calciatori romanisti hanno lanciato l’autorevole candidatura della Roma sfidando apertamente tutte le rivali alla corsa Champions League. I musi lunghi e gli sguardi persi nel vuoto hanno lasciato spazio ad uno spirito guerriero e di sacrificio nuovo di zecca.

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La festa di Dzeko (Credit: TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Mentre le prestazioni della Roma migliorano sul campo, i dirigenti dei capitolini cercano, faticosamente, di costruire il prossimo futuro della società. Dopo il terremoto che ha sradicato le radici di Monchi e Di Francesco, Pallotta deve prendere decisioni importantissime per la stagione sportiva che verrà.

Roma – Questione DS

Frederic Massara in cerca di chiarezza a Boston. L’attuale direttore sportivo della Roma volerà da Pallotta in giornata per pianificare il prossimo futuro dei giallorossi. Il primo rebus da dover risolvere riguarda la nuova figura che dovrà occuparsi del calciomercato. Al momento, i dirigenti capitolini vagliano tre ipotesi: l’arrivo di Campos dal Lille come DS o consulente con Massara scudiero e Baldini a supervisionare, l’approdo di Petrachi dal Torino o la definitiva promozione di Massara.

Sven Mislintat, nel frattempo, ha deciso di accettare la corte dello Stoccarda uscendo, di fatto, dal lotto dei possibili nuovi dirigenti dei capitolini. Il prescelto di Pallotta non dovrà occuparsi solo del calciomercato (Massara ha preso la situazione in mano dopo l’addio di Monchi e sta parlando con tanti procuratori pianificando i primi passi per l’estate) ma dovrà anche collocare una delle tessere mancanti del mosaico giallorosso: il nuovo allenatore.

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Frederic Massara (Credit: 90esimo)

Roma – Questione allenatore

Un’altra decisione delicata riguarda la scelta del nuovo mister che guiderà il prossimo anno la Roma. Con o senza Champions League. Inutile girarci intorno: in base alla preferenze del nuovo tecnico verrà costruito anche l’imminentecalciomercato. Fatto il direttore sportivo, bisognerà fare l’allenatore. Pallotta, anche in questo caso, sta giocando su vari tavoli per regalare alla sua società un tecnico in grado di competere per le zone altissime della classifica che, in questa stagione, sono state perse di vista.

Il numero uno del club è follemente innamorato di Antonio Conte: la Roma ha contattato l’ex tecnico del Chelsea per intavolare una chiacchierata esplorativa. Conte non ha chiuso la porta in faccia a Pallotta ma le due parti dovranno aggiornarsi più avanti: sul pugliese c’è il forte interesse dell’Inter di Suning.

Le alternative a Conte sono rappresentate dal gruppone nel quale si annoverano i nomi di Sarri, Gasperini e Gattuso. Dopo le ultime dichiarazioni di Giampaolo, l’attuale tecnico della Sampdoria ha perso importanti quotazioni in quel di Trigoria. Il tecnico ex Napoli dovrà attendere la decisione di Abramovich mentre per l’attuale allenatore del Milan influirà il possibile traguardo Champions League. Gasperini dal canto suo avrà il destino saldamente nelle proprie mani: il miracolo Atalanta gli permette di poter ponderare con assoluta libertà.

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Antonio Conte ai tempi della Nazionale (Credit: Pianeta Lecce)

Tralasciando le voci insistenti sulla trattativa che potrebbe portare la Roma in mano agli emiri del Qatar, i giallorossi devono programmare al più presto il domani con un obiettivo sempre più pressante: portare un trofeo nella sponda romanista della Città Eterna.

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