La giornalista Lucia Goracci, con una troupe Rai si trovava in Romania per intervistare la senatrice Diana Iovanovici Șoșoacă, da tempo contro le misure attuate dal governo per gestire la pandemia. Dopo averle posto delle domande, considerate forse “scomode”, la troupe e la Goracci sono stati bloccati nell’ufficio della senatrice, dove hanno subito violenza e perquisizioni. Ora la Romania chiede scusa.

Goracci e la troupe Rai bloccati perché svolgevano il loro lavoro

In Romania la situazione è grave. Il Covid continua a contagiare e a far morire ancora moltissime persone ogni giorno, il Paese è tra i più colpiti e la CNN aveva documentato ciò che accade negli ospedali. “Gli obitori sono pieni” e i cadaveri vengono ammassati sui corridoi per mancanza di spazi. Una situazione tragica, a cui il governo deve trovare soluzione al più presto, anche perché la campagna vaccinale sta rallentando. In questo scenario i No Vax continuano a urlare la propria posizione a gran voce, e in Romania lo fanno proprio all’interno delle istituzioni politiche.

La senatrice rumena Diana Iovanovici Șoșoacă, porta avanti da tempo posizioni No Vax molto rigide, cercando anche di mobilitare il maggior numero di persone. Per questo la giornalista Goracci, con la sua troupe Rai, aveva deciso di intervistarla.

Le comincia a rivolgere delle domande, riguardo l’andamento della pandemia, il numero di morti per Covid e la politica del governo. Domande che vengono poste molto di frequente, ma a quanto pare la senatrice Șoșoacă non è riuscita a confrontarsi. Inizialmente ha negato l’esistenza della pandemia, e sembra anche negare il numero dei morti; ma i toni cominciano a farsi più accessi e nella discussione prende il sopravvento il malumore, che spinge la senatrice a chiudere a chiave la porta e successivamente a chiamare la polizia.

Lo racconta proprio la Goraccia: “Con un balzo, la senatrice della Repubblica Diana Șoșoacă ci si para davanti e ci chiude dentro. Poi, riprendendoci, chiama la polizia”.

Alle Forze dell’Ordine la senatrice aveva comunicato che qualcuno aveva fatto irruzione nel suo studio legale, ma la giornalista riesce ad uscire dalla stanza e chiedere aiuto alla polizia alla quale dichiara: “Il marito di lei mi ha preso a pugni!”. Le telecamere Rai continuano a riprendere uno scontro che non sembra volersi fermare, con la Șoșoacă che continua a ripetere “Perquisiteli, devono anche avere rubato. E cancellategli tutte le immagini”.
Ancora spintoni contro la troupe, quando la discussione si sposta al commissariato: “Al commissariato veniamo perquisiti, colpevoli solo di essere andati a vedere da vicino una parte della storia. Liberi otto ore dopo, quando ormai è mezzanotte, per l’intervento dell’ambasciata italiana.”

Arrivano le scuse

“La Romania chieda scusa per la grave aggressione all’inviata della Rai Lucia Goracci e ai suoi collaboratori. Se Bucarest è ancora Europa, fatti del genere non devono accadere.”
Questo è quello che si legge in una nota del governo Usigrai, che continua sostenendo: “Ci aspettiamo che il governo italiano e I’Unione Europea chiedano spiegazioni al governo Rumeno su quanto è accaduto”.

Che ripercussioni ci saranno ora?

Fonte: RaiNews24.it

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