Ho ricevuto una telefonata bellissima dal presidente Mattarella: era commosso per l’omaggio che il Festival gli ha tributato e mi ha anche confessato che è un grande fan di Mina. Il suo gesto mi commuove, grazie presidente”, Amadeus, in conferenza stampa, svela la telefonata ricevuta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui il Festival di Sanremo 2022 ha reso omaggio ieri nel corso della terza serata con ‘Grande, grande, grande’ di Mina.

E’ una cosa che non dimenticherò mai, avrei voluto registrare la telefonata per farla sentire in futuro ai nipoti. Il presidente Mattarella ha usato un tono diretto, di affetto: mi ha emozionato questo”, dice Amadeus. In generale “ricevo tantissimi messaggi e tante telefonate, moltissime manifestazioni d’affetto. Fiorello mi chiama in continuazione, ricevo messaggi dagli ospiti. E’ un sogno che diventa realtà, voglio godermi questo momento”, aggiunge.

Il Festival va verso il traguardo. “Non credo che Fiorello torni, non è detto che ci siano altri ospiti. Molti ospiti del resto già li abbiamo, sono in coppia con i cantanti in gara. Domani, poi, è la serata delle canzoni e queste saranno i veri ospiti del sabato”, dice il conduttore.

Il palco dell’Ariston è invaso dal Fantasanremo

Il palco dell’Ariston è stato ormai ‘invaso’ dal FantaSanremo, il gioco parallelo al Festival che replica lo schema del fantacalcio, con i cantanti schierati al posto dei calciatori. Gesti e parole degli artisti corrispondono ad un punteggio che premia i proprietari delle squadre virtuali. “Tutto questo non rischia di condizionare il Festival? “Non credo si stia oltrepassando il limite. Mi piace quando gli schemi, che non devono essere chiusure, vengono rotti”, dice Amadeus. “Nessuno di loro manca di rispetto a se stesso o alla gara -dice riferendosi ai cantanti-. Non c’è una modifica reale del brano o qualcosa possa creare un problema. C’è un tam-tam che può avvicinare milioni di ragazzi al Festival. E’ diventato un gioco che coinvolge 25 cantanti in gara, non solo 2 o 3, ed è molto bello: rispecchia il cambiamento, non è un Festival chiuso in una scatola”.

Claudia Di Giannantonio

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