Il 13 dicembre ricorre la celebrazione di Santa Lucia, martire vissuta durante la persecuzione cristiana di Diocleziano. Condannata a morte per aver rifiutato la conversione al paganesimo, il suo corpo divenne pesante e impossibile da condurre al patibolo. Si tentò allora di darle fuoco ma le fiamme la risparmiarono. Morì decapitata solo dopo aver ricevuto la comunione e aver profetizzato la caduta dello stesso Diocleziano.
Particolarmente amata e venerata, Santa Lucia è stata raffigurata molto spesso nel corso dei secoli. Degli splendidi esempi sono il dipinto di Francesco del Cossa, il Seppellimento di Caravaggio e il Martirio della bottega di Rubens. Oltre alla palma del martirio, nei dipinti che la ritraggono tornano spesso un piatto o un’ampolla con due occhi, un richiamo all’etimologia latina del suo nome che deriva da Lux ovvero luce.
Santa Lucia, un culto secolare
La devozione a questa Santa, protettrice della vista, è secolare. Già nelle catacombe di Siracusa, le più estese al mondo dopo quelle di Roma, è stata ritrovata un’epigrafe risalente allo stesso periodo del suo martirio ovvero il IV secolo d.C. Le tradizioni a lei dedicate sono varie in tutta Italia. Per esempio in alcune province del settentrione, si dice che la Santa porti doni ai bambini accompagnata da un asino.
Anche in Svezia il 13 dicembre si festeggia il Luciadag, giorno in cui una giovane ragazza impersona la Santa, adornata con un copricapo di candele. Accompagnata da un coro, la giovane percorre le strade rappresentando Santa Lucia in quanto portatrice di luce. La ricorrenza sacra si lega così anche al momento dell’anno in cui le giornate tornano ad allungarsi, il solstizio d’inverno.
I festeggiamenti in Sicilia
In Sicilia la festa di Santa Lucia è particolarmente sentita. Viene celebrata in provincia di Messina e di Catania ma soprattutto a Siracusa, città di origine della Santa e di cui è patrona. In tutta la provincia si susseguono lunghe processioni e festeggiamenti che si protraggono per diversi giorni.
Anche nel palermitano la ricorrenza è molto cara. Coincide infatti con la commemorazione della fine della carestia del 1646, quando arrivò un bastimento carico di cereali. In onore di questo miracolo attribuito alla Santa, il 13 dicembre non si mangiano prodotti come pane e pasta, fatti con farina macinata, ma solo cereali interi. Dunque si preparano le arancine di riso e la cuccìa, grano bollito e condito con ricotta o con vino cotto.
Immagine di copertina Santa Lucia nelle Cronache di Norimberga, 1493 – Photo credits: wikipedia.org
di Flavia Sciortino
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