Sant’Egidio, il 1 Settembre si celebra il Santo eremita con la cerva

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Di Redazione Metropolitan

Sant’Egidio, oggi 1 Settembre viene celebrato dalla Chiesa Cristiana, il santo divenuto molto popolare nel Medioevo in seguito a numerose leggende, ma del quale non si hanno notizie sicure. I dati storici sulla sua vita, infatti, sono molto incerti. Nell’iconografia tradizionale è raffigurato in abiti benedettini ed è contraddistinto dalla presenza di una cerva ferita da una freccia.

Sant’Egidio, notizie incerte sulla storia del Santo

Maestro di Sant'Egidio, Egidio e la cerva 1500 ca
Maestro di Sant’Egidio, Egidio e la cerva 1500 ca

L’epoca in cui visse l’abate Egidio non si conosce con precisione. Alcuni storici lo identificano con l’Egidio inviato a Roma da S. Cesario di Arles all’inizio del secolo. Altri lo collocano un secolo e mezzo più tardi, e altri ancora datano la sua morte tra il 720 e il 740. Numerose sono le testimonianze del suo culto in Francia, Belgio e Olanda. Secondo alcuni nasce ad Atene all’inizio del secolo VII e in seguito si reca in Provenza dove fonda un monastero nei pressi di Arles in cui fu nominato abate. Sul luogo della sua cripta, sul finire del IX secolo, viene costruita una basilica nella quale, in una tomba di età merovingia, si sarebbe conservato il suo corpo. La località, posta nella regione di Nîmes, prese da allora il nome di “Saint Gilles du Gard”. L’abbazia di Sant’Egidio diventò luogo di numerosi pellegrinaggi soprattutto nel X secolo.

La tradizione riporta anche un altro episodio della vita del Santo. Durante il suo periodo da abate viene supplicato da Carlo Martello affinché pregasse per ottenere il perdono di un peccato che per la vergogna non aveva mai voluto confessare a nessuno. Il Santo prega intensamente per lui. Mentre celebra messa vede un angelo nell’atto di porre sull’altare una pergamena dove era stata scritta la grave colpa di Carlo Martello, che andò cancellandosi di pari passo allo svolgersi della celebrazione eucaristica.

La leggenda della Cerva ferita nel bosco

Anonimo tedesco, Pushkin Museum, Mosca
Anonimo tedesco, Pushkin Museum, Mosca

Secondo la leggenda più popolare, Egidio è giunto da Atene per vivere come eremita in un bosco presso la foce del Rodano, nella Francia meridionale, così da attendere con più dedizione al servizio di Dio. Il tempo lo trascorreva nella preghiera, fra austerità e digiuni. Si nutriva di erbe, di radici, di frutti selvatici. Impietosito da tanto sacrificio, il Signore avrebbe mandato ad Egidio una cerva che gli fornisse latte ogni giorno. 

Durante una battuta di caccia l’eremita viene però scoperto da Flavio, re dei Goti, ed entra nelle sue grazie. Tra i due nasce un’amicizia. Il re era stato mosso a compassione per l’accaduto e decide di offrire ad Egidio una distesa di terra nella quale costruire un’abbazia. Qui, Egidio, in cambio della solitudine perduta, decide di creare una comunità di monaci, di cui divenne il padre spirituale fino alla morte, il 1 settembre del 720 ca. Il monastero prese il nome di “Abbazia di Saint-Gilles”.

Iconografia

Del Santo si trovano diverse raffigurazioni, in particolare nell’arte fiamminga, ma non solo. È di solito rappresentato con la cerva perseguitata dalla freccia del re, che il Santo protegge con la sua mano. Nell’iconografia, il santo è anche raffigurato sempre con la Bibbia tenuta nella mano, ad indicare il legame tra Parola di Dio e difesa dei più deboli.

Ilaria Festa

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