Da Reggio Calabria è partito con una valigia ricca di aspirazioni ed è atterrato a Milano, dove ha coronato il proprio sogno, aggiudicandosi il titolo di “Re delle sigle dei cartoni animati”. Lui è Santo Verduci, manager della Sanverproduction ,cantautore, doppiatore e showman.

Dal giorno in cui ha fondato la casa di produzione, la Sanver Production, la sua carriera ha preso letteralmente il volo. Santo ha creato una trasmissione tv per ragazzi, Contactoons, in onda su Universe, al cui interno sono presenti diversi cartoni animati. La trasmissione Tv ha riscosso talmente successo fino ad arrivare alla creazione di un proprio merchandising.


Noi di MMI abbiamo scambiato due chiacchiere con il re delle sigle dei cartoni animati, segue l’intervista.

MMI: Contactoons è un progetto ambizioso, fresco e divertente che ha riscosso grande successo non solo in Italia, ma anche all’estero. Si sente fiero del suo percorso?

S: Contactoons quest’anno compie 9 anni, è nato per sfidare i grandi network televisivi che hanno abbandonato i format per la tv dei ragazzi, con la nascita dei canali tematici dove si trovano solo serie tv: mancava il posizionamento di format dedicati che siano un punto d’incontro generazionale come lo fu Bim Bum Bam nel periodo anni 80/90. Sono soddisfatto della trasmissione tv dato che ha prodotto molti risultati pur essendo presente nel mercato delle tv locali e/o regionali. Da un anno è stato inserito  in un mio  secondo progetto il nuovo circuito tv Universe che ha lo scopo di espandersi in tutta Italia, grazie alla collaborazione di diverse emittenti presenti nel territorio.

All’estero sono conosciuto come Santo “il cantante delle sigle dei cartoni animati” e ovviamente il Buyer della tv dei ragazzi e frequento molti mercati per acquisire varie licenze ed introdurre in Italia il maggior numero di serie tv.

MMI: Lei ha condotto il Contactoons Awards all’interno di un grande evento, il Cartoomics. Ci racconti le sue emozioni.

S: L’emozione del Contactoons Awards è indescrivibile, anche perché bisogna preparare tutto mesi prima e ad affiancarmi in queste edizioni c’è il mio braccio destro Lidia Ottino, regista della trasmissione Contactoons.

Il Contactoons Awards è nato nel 2018 per avvicinare il pubblico giovane e non solo ai ricordi, ma anche all’attualità del nostro made in Italy: doppiaggio, sigle, format tv, produttori, premiazione di persone che nel corso degli anni si sono distinte nella fascia kids.

Quest’anno ho avuto l’opportunità di cantare la sigla ufficiale del Cartoomics  (Cartoomics, non ci fermeremo mai ndr. titolo della canzone) una fiera importante del Nord Italia dedicata ai fumetti e non solo. 

MMI: Ad aprile, al Romics si celebrerà anche il mondo del doppiaggio. Lei sarà presente?

S: Al Romics non ho mai avuto l’occasione di parteciparvi, tuttavia esistono diverse fiere e manifestazioni a cui non riesco a partecipare poichè molte volte sono “blindato” a causa del lavoro. Quest’anno salvo cambiamenti non credo che sarò presente, faccio un in bocca a lupo a tutti quelli che partecipano al Romics

MMI: Lei riveste molteplici ruoli: produttore, doppiatore, cantautore. Dove trova l’ispirazione per scrivere i testi?

S: Per scrivere i testi  mi baso sulla storia della serie tv o sul personaggio, dipende la tematica, per esempio ho avuto difficoltà inizialmente a scrivere Denni che combina guai, perché la serie tratta di un bambino che combina guai, quindi per differenziarmi dalla prima creata dalle reti Mediaset, ho creato un testo meno ripetitivo e divertente.

La trama di una sigla aiuta tanto, in alcune canzoni inserisco qualcosa di mio autobiografico perché rispecchia parte della mia vita come nella sigla di Kaleido Star, tra magia e realtà e La maschera di Vetro

MMI: Con chi le piacerebbe collaborare nella creazione di una sigla?

S: Mi piacerebbe realizzare qualche sigla con vari cantanti e autori italiani ed internazionali, con una sola condizione: devono amare il mondo delle sigle.

Credo  sia molto triste pensare che le sigle dei cartoni animati siano di serie “B” dato che fanno parte della nostra infanzia e purtroppo tanti autori e cantanti  vedono solo il business ( che è giusto fino ad un certo punto) , copiano  spudoratamente da diverse canzoni famose che hanno avuto un gran successo. Infatti a distanza di anni mi sono sentito “tradito” nel sapere che, per esempio, Anna dai capelli rossi è molto simile a Rivers of Babylon e non solo. A parer mio, si può prendere ispirazione , ma senza copiare.

MMI: Il suo motto?

S: Ne ho ben due: “chi fa da sé fa per tre” , l’altro ” Contactoons è musica!” Frase tipica che da anni inseriamo nei nostri spot per promuovere le compilation.

MMI: Cosa bolle in pentola?

S: In pentola bolle il mio Greatest Hits, dal titolo Contactoons Super Hit che contiene un totale di  44 canzoni di cui 6 inediti; questo album racchiude la mia discografia, cioè 10 anni di sigle originali in TV. Ho annunciato l’uscita dei dvd de Il mio amico Denver, una serie tv che ha riscosso molto successo negli anni 80/90 e che abbiamo riproposto con grandi ascolti. Il dinosauro più famoso della tv ritorna per la prima volta in edizione completa, anni fa uscirono alcuni dvd ma solo con la prima stagione di 13 episodi.

Tra i vari progetti è in fase di sviluppo il Santo Verduci Fan Club, tanti fan mi chiedono di crearlo in modo da avere un rapporto speciale con tutti loro.

MMI: Cosa consiglia a chi vuole intraprendere una carriera come la sua e in generale a chi ha grandi aspirazioni?

S: La mia carriera l’ho sognata sin da bambino e crescendo ne sono diventato sempre più consapevole. Ad oggi, mi sento fortunato perchè ho realizzato il mio sogno tra mille difficoltà che tutt’ora persistono. Infatti, bisogna scontrarsi con la realtà che la vita ti pone davanti e con alcune persone che credono fermamente in te e altre , invece, che per rivalità ed invidia ti mettono i bastoni tra le ruote.

Voglio lanciare un messaggio: credete in voi stessi, non arrendetevi mai. Dovete diventare come delle spugne: imparare sempre, viaggiare, liberare la mente dai pregiudizi. Non sempre i pensieri degli altri collimano con i vostri, ciò non importa perché quando si fa del bene e si svolge pienamente il proprio lavoro,si diventa persone di successo. Annotate ciò che dico: meglio essere persone di successo che persone famose.

Nel corso della mia carriera ho avuto la possibilità di ritrovarmi in tante situazioni con persone diverse e lì ho capito che è necessario diventare un po’ psicologo di se stesso e anche degli altri, aiutare chi come te crede in un percorso.

Con la mia azienda la Sanver Production Ltd, ho insegnato a diversi ragazzi il mondo del doppiaggio, della tv e ho imparato anch’io da loro.

Il business nasce dalla collaborazione di tutti, meglio diventar Leader non Capi, se entrate in questa ottica tutto diventa più facile.