Oggi in 130 paesi del mondo e in più di 160 città italiane si sta tenendo il terzo sciopero Globale per il Clima e ancora una volta i negazionisti dei cambiamenti climatici nostrani (troppo spesso travestiti da intellettuali e giornalisti) stanno uscendo dalle loro buche e spelonche per lanciarsi nella loro crociata contro il buonsenso e la razionalità.
Migliaia di ragazzi oggi parteciperanno allo sciopero globale per il clima. Vista l’occasione ho deciso di non tediarvi con le solite storie su dati, esperimenti, misure, scienziati e altra roba noiosa da secchioni sul cambiamento climatico; vi voglio invece raccontare una breve storiella a cui ho assistito mentre mi trovavo in fila allo sportello del CUP.
Lo sciopero raccontato con una storia
L’ho intitolata “La Parabola dell’Impiegato Inutile e dell’Uomo con un Vero Problema”.
“PR-005”
“Eccomi. Buongiorno, sono qui per prenotare un’operazione per rimuovere dei calcoli.”
“Nome?”
“Bruno Rossi”
Batte sulla tastiera borbottando “B. R. U. N. O. R. O. S. S. I.”
“Nato il?”
“3 di Febbraio 1985”
“Ottimo. Vediamo quando abbiamo posto… dicembre le andrebbe bene?”
“Beh, si`”
“2062”
“Eh?”
“La sua operazione, e` fissata per il 12 Dicembre 2062”
“E` serio?”
“Preferisce più avanti?”
“Guardi, il mio medico dice che sarebbe abbastanza urgente”
“Allora sig. Rossi, vediamo questa impegnativa del suo medico curante.”
“Si`, certo. Eccola.”
“Grazie” – l’uomo batte qualcosa sulla tastiera – “sig. Rossi, lei lo sa cos’e` una colelitiasi?”
“Eh?”
“Una colelitiasi”
“Beh… non sono dei sassolini nel fegato?”
“Mmm… ma almeno mi saprebbe descrivere l’istologia della colecisti?”
“Temo di non avere idea di che cosa stia parlando.”
“Come sospettavo! Vede? Lei viene qui e dice di aver bisogno di un’operazione senza nemmeno essere preparato sulla colecisti… e` proprio sicuro di averne bisogno davvero? Non sarà manipolato?”
“Da chi… mi scusi, il mio medico ha detto che…”
“La interrompo subito. Guardi, io quelli come lei li conosco, sa? Sia onesto, lei e` qui solo perchè stamattina non aveva voglia di andare in ufficio.”
“Ma che dice? Guardi che sto male e sono preoccupato, il dottore ha detto che se non mi opero in fretta potrei avere diversi altri problemi che comprometterebbero la mia qualità di vi…”
“Suvvia, non mi sembra che lei stia morendo, no? E poi e` da quando e` entrato che legge da quell’impegnativa. Se fosse davvero preoccupato non le servirebbe leggere.”
“Ma io…”
“Ah!”
“ma il medico…”
“Senta, e` chiaro che il suo problema e` solo nella sua testa e poi ci sono molti problemi di gran lunga più importanti di cui occuparsi, ad esempio mi crede se le dico che stamattina la macchina del caffè non andava? Assurdo non trova?”
“Beh, capisco il caffè ma io sto male.”
“Male, certo. Ma non mi saprebbe spiegare la completa eziopatogenesi della cirrosi epatica, giusto?”
“Che cosa c’entra? Per favore la smetta di scherzare: io sono malato.”
“Mi scusi sa, non e` che non credo all’esistenza dei calcoli ma piuttosto che da lei preferirei ascoltare l’opinione di uno scienziato.”
“Ma se le ho appena mostrato l’impegnativa dello specialista.”
Scuote la testa seccato. “Vede? Tutto ricorso all’emotività e niente sostanza. Dunque, facciamo che io faccio finta di non averla vista stamattina e lei adesso torna verso la macchina che e` ancora in tempo per arrivare in ufficio un po’ in ritardo e far finta di essere rimasto imbottigliato nel traffico. Ok?”
“E la mia operazione?”
“Lei pensi a fare il suo dovere al lavoro e a non farsi manipolare da questi sedicenti “dottori” che non si sa mai al soldo di chi sono. Che poi, detto fra noi, lei mi sta anche un po’ sulle palle perché sta qui a lamentarsi quando c’e` gente che sta molto peggio di lei. Li vede quelli laggiù? Tumore alla prostata! Buona giornata.”
“Beh, allora buona giornata.”
“Avanti il prossimo!”
La morale della fiaba e lo sciopero per il clima
La morale della storia e` che quando qualcuno non vuole fare qualcosa troverà qualsiasi scusa, anche la più stupida, per non farla, ignaro di star facendo la figura del fesso. A livelli più alti queste scuse spesso scadono nel colpire una persona (o un gruppo di persone) personalmente per le idee che presentano o per i loro modi o il loro aspetto, invece di attaccare le evidenze a supporto di tali affermazioni, non potendole attaccare perché troppo solide. Questa e` una classica fallacia logica detta “Fallacia Ad Hominem” e in questi giorni anche uno dei punti più bassi del giornalismo italiano e mondiale.
Le scuse ridicole di chi nega il Cambiamento climatico hanno decisamente stufato
Il negazionismo dei cambiamenti climatici e` diventato a tutti gli effetti la nevrosi dei “liberi pensatori” del 2019, come l’antivaccinismo lo era nel biennio 2017-18. Anche in occasione dello Sciopero Globale Contro il Cambiamento Climatico i climascettici più radicali (leggasi analfabeti NdR), proprio come i novax più irriducibili, hanno trovato il loro “Burioni” (a.k.a. il mortale nemico e male allo stato puro) in Greta Thunberg. Solo che se nel caso dei novax si trattava di un affermato docente universitario e ricercatore (quindi facilmente identificabile come al soldo di Bigghefarma) in questo caso si tratta di una ragazza di 16 anni, non si capisce bene al soldo di chi (forse della potentissima lobby degli orsi polari?) e questo ci da` una misura di quanto in basso il discorso climascettico si trovi nella scala del buonsenso.
Il cambiamento climatico esiste. Punto.
Non c’e` bisogno di ripetere le stesse frasi trite e ritrite per dimostrare un’altra volta ancora quello che e` ovvio da ormai vent’anni e cioe` che le attivita` antropiche stanno modificando il clima del nostro pianeta.
Abbiamo comunque trattato del cambiamento climatico e degli effetti dell’uomo sul clima del nostro pianeta in altri articoli: Abbiamo chiesto ai climascettici di chiarire certe loro affermazioni e abbiamo parlato delle bufale alla radice delle loro argomentazioni. Abbiamo anche parlato di come le attivita` umane stiano causando un’altra estinzione di massa e anche di come gli oceani si stiano scaldando a livelli allarmanti;
Solidarietà ai ragazzi, ai bambini e più in generale a tutte le persone che oggi in tutto il mondo che partecipano allo sciopero globale per il clima per tentare di salvaguardare un futuro prospero e stabile dell’umanità. Ai tristi detrattori di questo lodevole movimento dedico la prima strofa della canzone di Bob Dylan “The Times They Are A Changin’”:
“Come gather ‘round, people
Bob Dylan, 1964, “The Times They Are A Changin’”
Wherever you roam
And admit that the waters
Around you have grown
And accept it that soon
You’ll be drenched to the bone
If your time to you is worth savin’
And you better start swimmin’
Or you’ll sink like a stone
For the times they are a-changin’”
“Radunatevi gente
Bob Dylan, 1964, “The Times They Are A Changin’” Traduzione
Ovunque vaghiate
E ammettete che l’acqua
Sta salendo di livello
E accettate che presto
Sarete zuppi fino al midollo.
E se per voi il vostro tempo
Vale qualcosa
Fareste meglio ad incominciare a nuotare
O andrete giù come pietre
Perché i tempi stanno cambiando.”
Matteo Bonas