Sea Watch | Perchè è andata così, in parole povere

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Di Maria Paola Pizzonia

Una spiegazione facile facile, divisa in punti, su come mai Carola Rackete è stata liberata, come mai è entrata a Lampedusa e tutte le questioni relative alla vicenda Sea Watch.

Siccome ultimamente, dopo la vicenda Sea Watch (molto discussa anche qui su MMI) ho notato del malcontento perlopiù dovuto ad un serio problema di disinformazione, ho deciso di fare qualcosa. Ecco qui una spiegazione facile facile, che più facile non si può, di cosa è successo in questi giorni. Scandito da domande e risposte il più dirette possibile, ho cercato di dare alla situazione della Sea Watch una spiegazione a prova di analfabeta funzionale.

Cos’è un ONG?

Le ONG sono Organizzazioni Non Governative. Un esempio è Amnesty International, o Emergency.
L’ONG è un’organizzazione senza fini di lucro che è indipendente dagli Stati e dalle organizzazioni governative internazionali. Hanno generalmente scopi umanitari e si sostengono tramite un sistema di donazioni e, in alcuni casi, anche tramite denaro pubblico.

Questo dovrebbe bastare a farvi capire che le ONG non sono soggette a nessun sistema legislativo statale specifico, men che mai ad un Decreto (diverso da una legge, ma lo vedremo dopo) come il Decreto Sicurezza di Salvini.

Ma quindi le ONG possono uccidere?

No! Ma nonstante ciò vale ciò scritto finora. Perchè? Per le motivazioni che ora seguono).
Per essere più precisa citerò la Risoluzione delle Nazioni Unite. Se non sapete cosa sia non preoccupatevi, si tratta di un atto giuridico, cioè una manifestazione di volontà che produce effetti giuridici. Anche il matrimonio, o l’acquisto di una casa sono atti giuridici.
La Risoluzione è l’atto giuridico più importante che l’Organizzazione delle Nazioni Unite possa adottare.

Secondo la Risoluzione delle Nazioni Unite 1996/31:

è considerata come un’organizzazione non governativa (ONG) un’organizzazione che non è stata costituita da una entità pubblica o da un accordo intergovernativo, anche se essa accetta membri designati dalle autorità pubbliche ma a condizione che la presenza di tali membri non nuoccia alla sua libertà di espressione


Per chi volesse approfondire, ecco un articolo di approfondimento.

Perchè le ONG vengono in Italia?

Perchè le leggi internazionali chiedono di portare migranti in un porto sicuro.

Approfondimento qui.

Perchè la Seawatch non ha attraccato in Libia?

Perchè la Libia non è un porto sicuro: c’è la guerra e ci sono i campi di lavoro.

Perchè la Seawatch non ha attraccato a Malta?

Molte navi vanno attraccano a Malta! Malta ha accolto in proporzione (alla sua popolazione sul territorio) molti più migranti dell’Italia, e continua ad accoglierli. Tuttavia Malta non è sempre il porto più vicino, dipende da dove si effettua il salvataggio. Bisogna inoltre considerare anche le condizioni del mare, e stabilire un percorso sicuro da navigare in concomitanza con le distanze.

Perchè Olanda e Germania non se ne prendono un po’ allora?

Ci sono una decina di città tedesche che si sono offerte di farlo, dichiarandosi disponibili anche per il caso Seawatch. Mancano tuttavia gli accordi internazionali.

Salvini avrebbe dovuto, in questo anno di governo, stipulare proprio questo tipo di accordi, ma spesso non è risultato presente 6 volte su 7 alle riunioni in Europa.

Questa è una notizia nota a tutta l’Europa, che soltanto l’Italia finge di non comprendere, o che forse l’italiano medio non capisce veramente.

Ripeto:
Gli accordi sono necessari affinchè si possano portare i rifugiati dall’Italia all’estero.

Ma è obbligatorio salvare le persone in mare?

La legge ci obbliga a farlo, e la SeaWatch è un caso del genere.

L’obbligo di salvare la vita in mare costituisce un preciso obbligo degli Stati e prevale su tutte le norme e gli accordi bilaterali finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare. Eventuali intese operative tra le autorità di Stati diversi, o la paventata “chiusura” dei porti italiani, non possono consentire deroghe al principio di non respingimento in Paesi non sicuri affermato dall’art. 33 della Convenzione di Ginevra.

Cit. da “Gli obblighi di soccorso in mare nel diritto sovranazionale
e nell’ordinamento interno

Ma quindi li dobbiamo accogliere tutti noi?

No, non dobbiamo accoglierli.
Salvarli, quello sì, siamo legalmente obbligati a farlo.
Dobbiamo salvarli perchè i diritti umani esistono, e vengono prima di qualsiasi altra cosaanche, anzi, soprattuto la propaganda!
Il salvataggio si conclude quando le persone a bordo sbarcano in porto sicuro e vengono sottoposte alle cure mediche necessarie.
Riportiamo:
Le questioni che riguardano l’accoglienza dipendono poi dagli accordi internazionali di ogni Stato.

La Sea Watch ha violato delle leggi? Se sì, quali?

La Sea Watch ha violato il decreto Salvini ma ha agito secondo il diritto marittimo e l’articolo 10 della costituzione Italiana.

Ma se è un decreto non è tipo una legge?

No, non è così.
La differenza è sia nella forma che nella sostanza.
La legge è lo strumento base, e emanarla può richiedere molto tempo. Se si devono affrontare situazioni d’urgenza viene emanato il decreto legge, uno strumento più rapido, fatto dal Governo. Oppure, se riguarda faccende molto tecniche, si fa uso del decreto legislativo
La legge (emanata dal Parlamento e non dal Governo!) è sotto solo la Costituzione, di cui non può violare i precetti.
Il Decreto legge (“atto avente forza di legge”) vale quanto una legge ma ha tempistiche più brevi per essere approvato.
Entro 60 giorni, però, il decreto legge deve essere convertito in legge dal Parlamento. Se non succede, il decreto legge decade con effetto retroattivo.

Il Decreto sicurezza di Salvini è un Decreto che non è ancora diventato legge, quindi si trova in gerarchia:

  • sotto la costituzione
  • sotto le norme di soccorso marittimo (sovranazionali)
  • sotto le norme del diritto internazionale

(approfondimento qui)

E’ tutto chiaro adesso?

La Sea Watch ha violato il decreto Salvini ma ha agito secondo il diritto marittimo e l’articolo 10 della costituzione Italiana.

Chiaro adesso?

Quello che davvero è importante è che ci siano utili armi contro l’ignoranza cieca, il razzismo e l’analfabetismo funzionale.

O forse sono troppo ottimista.

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