Serie B, siamo già alle semifinali di andata dei playoff. Le pretendenti alla Serie A hanno 180 minuti per giocarsi il tutto per tutto.
Cittadella – Benevento e Hellas Verona – Pescara: queste quattro squadre, queste quattro città, queste quattro tifoserie vivranno la gioia più grande o la delusione peggiore. 180: in questo numero si racchiudono tutte le ambizioni di una stagione.
Cittadella – Benevento
Cittadella – Benevento è la prima delle due gare in programma, questa sera alle 21.00 al Tombolato di Cittadella. I ragazzi di Venturato, dopo l’ottima prestazione contro lo Spezia, ospitano il Benevento. Una gara che lo stesso allenatore campano ha definito ostica, riconoscendo il valore dell’avversario. Bucchi ha dalla sua una rosa competitiva, quasi al completo ad eccezione probabilmente di Del Pinto, che non ha recuperato al meglio, ed Asencio, che è stato poco bene nella notte di lunedì. Le streghe hanno avuto il vantaggio di riposare e potersi preparare di più rispetto ai veneti, vista la posizione in classifica (il Benevento è salito al terzo posto, dopo la decisione del Tribunale Nazionale Federale di retrocedere il Palermo in Serie C).
Il Cittadella è meno riposato ma sicuramente galvanizzato dalla vittoria sullo Spezia. Trascinato da Moncini e Iori, ha battuto i ragazzi di Marino con facilità, mostrando una forma atletica eccezionale che può essere l’arma in più. Il Benevento ha più da perdere: la squadra è stata allestita ad inizio anno per vincere il campionato, e questi playoff sono fondamentali per tutto l’ambiente. Bucchi deve sperare che i suoi giocatori migliori dal punto di vista tecnico siano in palla: è arrivato il momento di Viola, di Insigne jr, di Coda e di Maggio, che sa quanto contino queste partite e può, con la sua esperienza, dare la giusta carica ai suoi compagni. Un match che vede a duello spensieratezza ed euforia da una parte, concentrazione e senso di responsabilità dall’altro. Quale stato d’animo la spunterà sarà solo il campo a decretarlo.
La terna arbitrale sarà capitanata da Ghersini di Genova.
Assistenti: Scatragli-Pagnotta
IV° uomo: Dionisi
VAR: Di Paolo
AVAR: Rapuano
Hellas Verona – Pescara
Sì, l’Hellas c’è e come, e lo ha dimostrato contro il ripescato Perugia, annichilendolo e battendolo 4-1. Aglietti, uomo d’esperienza, si è affidato a quel “vecchietto” che però tanto “vecchietto” non è. Pazzini, nel momento decisivo del match, ai tempi supplementari, ha messo in chiaro che il suo Hellas è vivo e combatte contro ogni avversità. C’è da dire che i gialloblù hanno deluso un po’ tutti quest’anno: i rumors di inizio stagione li davano per vincenti e mai si sarebbe immaginata una stagione così altalenante. La troppa popolarità o anche la sopravvalutazione di alcuni di essi hanno fatto si che al termine della regular season l’Hellas non raccogliesse grandi consensi, ma nel match contro il Perugia ha tirato fuori tutta la grinta e la cattiveria agonistica che in 38 gare di Serie B non erano pervenute.
Il Pescara di Pillon, zitto zitto come le formiche che lavorano in fila indiana e mettono in cascina per poi raccogliere i frutti alla fine, arriva a questa partita più riposato, come il Benevento, consapevole di dover mettere in atto tutta l’operosità di questa stagione. Gli abruzzesi hanno meno appeal rispetto agli avversari, i suoi giocatori sono meno blasonati e fanno meno scalpore, ma sono un organico ben costruito e ben allenato senza grandi fronzoli. Il capitano Brugman, il bomber Mancuso, due con facce da bravi ragazzi, facce pulite, i classici ragazzi della porta accanto, che sì e no bevono una birra con gli amici quando escono. La gentilezza e la semplicità contrapposte all’irriverenza ed alla popolarità. Le due facce di questa seconda semifinale dei playoff di Serie B.
Il match in programma mercoledì alle 21.00 al Bentegodi sarà diretto da Marinelli di Tivoli.
Assistenti: Margagni-Mastrodonato
IV° uomo: Baroni
VAR: Piccinini
AVAR: Fourneau