Sinner trionfa in doppio con Opelka. Sesto titolo ad Atlanta per Isner

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Di Redazione Metropolitan

Dopo l’eliminazione al primo turno nel singolare, arriva una piccola consolazione per Jannik Sinner, che sempre ad Atlanta vince il titolo di doppio (il primo in carriera a livello ATP) insieme a Reilly Opelka. Nel singolare invece John Isner batte in due set Brandon Nakashima e conquista il sesto titolo in carriera in Georgia.

Primo titolo in carriera in doppio per Sinner e Opelka

Dopo le delusioni subite al primo turno del Queen’s, Wimbledon e del singolare di Atlanta, Jannik Sinner torna a sorridere conquistando il primo titolo di doppio con Reilly Opelka. I due, dopo aver archiviato il primo set sul 6-4, sfiorano un clamoroso ribaltone in un secondo set che li aveva visti andare sotto 4-1 per poi arrivare a giocarsela al tie-break. Qui sono costretti a cedere alla coppia formata da Jordan Thompson e Steve Johnson, ma nel super tie-break del terzo set non c’è partita. Un 10-3 piazzato in otto minuti che regala a Sinner e Opelka il loro primo titolo assoluto in doppio.

Quest’anno è la quinta volta che un italiano trionfa in una finale di doppio ATP. Simone Bolelli, in coppia con l’argentino Maximo Gonzalez ha conquistato tre titoli (a Santiago del Cile, a Parma e a Mallorca), grazie ai quali i due sono attualmente ottavi nella Race to Turin di doppio. Vi è stato poi il trionfo della coppia Sonego-Vavassori in Sardegna e adesso quello di Jannik ad Atlanta. Dopo le recenti polemiche derivanti dal calo di rendimento dell’altoatesino e dalla sua decisione di non prendere parte alla spedizione olimpica per Tokyo, si spera che adesso il 19enne di San Candido ritrovi un po’ di serenità e continuità in vista delle prossime settimane statunitensi sul veloce.

John, 6 sempre tu!

Sapeva che non sarebbe stata un’impresa facile, John Isner, e infatti quella con Brandon Nakashima si è rivelata una sfida ostica da superare. D’altronde il giovane statunitense, sedici anni più giovane di Big John, veniva da un’altra finale 250, a Los Cabos, dove aveva perso contro Cameron Norrie. Anche oggi l’appuntamento di Nakashima con il suo primo titolo del circuito maggiore però è stato rimandato, perché battere Isner nel torneo che più volte l’ha visto alzare il trofeo è stata roba per pochi nella storia. Eppure per il nativo di Greensboro ci è voluto un tie-break e un 7-5 per battere l’avversario in quasi due ore di gioco. Come al solito è al servizio che Isner risolve la partita, mettendo su percentuali straordinarie, che quando si parla di lui diventano solamente ordinarie: 21 ace, 81% di punti vinti sulla prima di servizio e 58% di punti vinti sulla seconda.

Cifre a cui Nakashima poteva opporsi fino a un certo punto, prima di dover arrendersi e uscire comunque a testa altissima. Isner a 36 anni diventa il giocatore americano più anziano ad aver vinto un torneo del circuito dai tempi di Jimmy Connors, che nel 1989 a Tel Aviv aveva conquistato l’ultimo dei suoi storici 109 titoli ATP. Inoltre diventa anche l’unico statunitense, insieme ad Andre Agassi e Pete Sampras, ad aver vinto per almeno sei volte un torneo ATP. Questo rappresenta poi il 15esimo trofeo alzato in carriera, il primo dopo due anni di digiuno.

ENRICO RUGGERI

Photo Credit: via Twitter, @federtennis