Come tre indivisibili fratelli, come fossero figli illegittimi di Totò e Peppino De Filippo. Aldo, Giovanni e Giacomo fanno ridere anche se s’impegnano ad essere seri. Come arrivati dalla luna, si guardano tra loro con la stessa incredulità del primo atterraggio. Stasera in tv c’è “Il ricco, il povero e il maggiordomo“. E Aldo, Giovanni e Giacomo, giocano, parafrasano, storpiano l’italiano, a braccetto alla comicità. In un film che fu il più visto delle feste natalizie 2014.

Aldo Baglio lavorava alla Sip (a Roma conosciuta solo come Sippe). Giovanni Storti, neanche a dirlo, insegnava acrobatica. E Giacomo Poretti faceva l’infermiere. Come si uniranno non è dato sapere. Se fu dono della provvidenza o calamità naturale. Ma il trio fa ridere, come fanno ridere dei pazzi; la cui comicità è dovuta al fatto che nessuno è in grado di capirli veramente.

“Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo” – Trailer – Aldo Giovanni e Giacomo-Video YouTube

Aldo, Giovanni, Giacomo, niente di serio

Questa sera in tv “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, dove l’uomo ricco e di successo (Giacomo), ha un maggiordomo (Giovanni). Calzini bianchi appoggiati sul volante della Maserati quando è in pausa dal suo incarico d’autista. E quest’ultimo, investe un giorno, un venditore ambulante (Aldo). “C’ho tutta la schiena sconquassata, c’ho un colpo di frusta in canna, le terminazioni nervose insensibili“, saranno le parole dell’investito. Sempre più moribondo, da quando catapultato nella faraonica villa per essere soccorso. Il ricco, dopo un tentativo di rimborso danni per chiudere la faccenda, lo prenderà a lavorare con sé. Inizierà lo scompiglio nelle loro vite.  

Da venditore ambulante, si truccherà il volto di nero per sembrare africano e più compassionevole. Ma scorderà le mani bianche, lasciate al naturale. Lui è Aldo. Con la mamma specializzata in critiche, per quel figlio che gli pranza davanti in canottiera e nulla fa. Ma egli, riesce a parlare il turco come suo nonno. E quando i compari, Giovanni e Giacomo, gli chiederanno una dimostrazione della conoscenza della lingua, lui inizierà a parlare come un arabo a cui hanno rubato un tappeto o un cammello.

“Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo”, Aldo diventa uomo d’affari – Video YouTube

Il ricco, il povero e il maggiordomo, non di più

Aldo che ha sempre sognato di avere il riporto, e il furgone bancarella con licenza, non ha però la stessa classe del padre. Che proponeva al grido di venditore, patate, ‘portualle’ e lupini. “Allora com’è andata?”. “E fatemi scendere almeno dalla macchina”, dice Aldo, spegnendo il motore di una Fiat 500 rosso fuoco. Con la sicurezza e disinvoltura di chi deve raccontare i successi di un incontro amoroso. Mima un avvenuto, focoso bacio, prendendo la nuca di Giovanni. E, guardate bene, per vedere che scapperà una risata, non prevista, anche allo stesso attore. E il racconto prosegue su fantasticherie, pezzi forti, e “cose indicibili”, troppo, per dirle ad un maggiordomo. Dai tempi dei campeggi che non si sentiva di certe imboscate! 

E tutto fila così. Stasera in tv “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, insieme a Francesca Neri e Giuliana Lojodice. La natura si sbizzarrisce, e fa di loro anche nella struttura muscolare, nell’aspetto, dei signor comici. Una strana capacità di allungare il collo, di inarcare le sopracciglia al grido di “Mii..”. Non c’è smorfia, non c’è tic, che possa essere dettata da copione. Sono così, loro tre. Aldo, Giovanni e Giacomo. Non clown, ma belli da ridere. 

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguiteci sempre!