Cinema

Stasera in tv “State of Play”, il political-thriller con Russell Crowe

Due giornalisti, un uomo politico molto in vista, una relazione clandestina e una storia di corruzione: in “State of Play” (2008) ci sono tutti i fattori per una narrazione avvincente. E il film non tradisce le apettative.

Il film di Kevin Macdonald, stasera su Iris alle 21.00, è una variazione sul tema dell’omonima serie televisiva britannica trasmessa dalla BBC nel 2003. Questa rivisitazione ci tiene ben sospesi sul filo di una suspence ben costruita, facendoci seguire passo passo le ricerche di due reporter affamati di storie e di verità.

Trailer di “State of Play”

“State of Play”: un thriller preparato nei primi 10 minuti

Se l’inizio della pellicola ci appare a primo impatto troppo veloce ed incomprensibile, capiamo in un secondo momento che nei primi 10 minuti ci vengono presentati magistralmente tutti gli elementi centrali del film: personaggi, realtà coivolte ed eventi scatenanti.

I due fili narrativi principali partono come due binari paralleli. Innanzi tutto viene mostrato al pubblico l’assassinio di un uomo in un vicolo buio e segue la presentazione del protagonista e punto di riferimento morale del film, il giornalista del Washington Globe Cal McAffrey (Russell Crowe). Segue una seconda morte, più misteriosa, quella di Sonia Baker.

Russell Crowe in una scena da "State of Play", Credits: Comingsoon.net
Russell Crowe in una scena da “State of Play”, Credits: Comingsoon.net

I due poli del film e l’intreccio dei due casi

Vediamo poi l’entrata in scena del deputato Stephen Collins (Ben Affleck) capo e amante di Sonia Baker. Collins e McAffrey sono i due poli della narrazione, essendo rispettivamente legati ai due casi di Baker e dell’uomo nero ucciso nel vicolo. I due sono anche legati da un’amicizia stretta ai tempi del college e dall’affetto che hanno per la stessa donna, Anne Collins (Robin Wright), moglie del deputato.

Accanto a loro si inserisce una terza figura, la giornalista del Capital Hill Blog Della Frye (Rachel MacAdams) che inizialmente segue il caso Sonia Baker. Quando per pura casualità McAffrey scopre una chiara connessione tra i due casi, unirà i suoi sforzi investigativi a quelli di Frye per un “grosso articolo politico” per la redazione.

Una scena dal film "State of Play - Scopri la verità", Credits: Universal Pictures
Una scena dal film “State of Play – Scopri la verità”, Credits: Universal Pictures

L’avvincente film dietro al banale sottotitolo italiano “Scopri la verità”

Lungo la narrazione gli elementi sopra citati verranno connessi e intrecciati in maniera inattesa, sfociando in un finale che spoglia i personaggi del loro buonismo di facciata e che smaschera l’incoerenza, la vigliaccheria e la brutalità che si cela dietro il calcolo politico.

Debora Troiani

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