Papa Francesco e la premier Giorgia Meloni sono stati i protagonisti della seconda giornata della terza edizione degli Stati Generali della Natalità in corso a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione.

Stati Generali della Natalità: le parole della premier e del pontefice sullo stato di salute demografico dell’Italia

Un lungo applauso ha accompagnato l’ingresso nella sala dell’Auditorium della Conciliazione di Roma della premier Giorgia Meloni e di Papa Francesco ospiti oggi, 12 maggio, della seconda (e conclusiva) giornata degli Stati Generali della Natalità, l’evento dedicato all’analisi dello stato di salute demografico del nostro Paese, interessato dal più grave calo delle nascite da 160 anni a questa parte. Durante il suo intervento, la premier Meloni, seduta accanto a Papa Francesco e al presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo, ha chiarito: “Viviamo in un’epoca nella quale parlare di natalità, maternità, famiglia è sempre più difficile”. E ha ricordato come il tema della natalità e della famiglia siano da sempre una priorità del suo governo. “Se le donne non avranno la possibilità di realizzare il desiderio di maternità senza rinunciare a quello professionale, non è che non avranno pari opportunità, non avranno libertà”, ha poi sottolineato. 

All’intervento di Meloni è seguito quello del pontefice “il tema della natalità è centrale per tutti, soprattutto per il futuro dell’Italia”, ha ribadito. Ma “per superare l’inverno demografico che stiamo vivendo c’è bisogno di politiche lungimiranti che aiutino a superare la sensazione di precarietà sperimentata dalle giovani generazioni” ha aggiunto il Papa elencando alcuni problemi: “Difficoltà a trovare un lavoro stabile, difficoltà a mantenerlo, case dal costo proibitivo, affitti alle stelle e salari insufficienti sono problemi reali”, di fronte ai quali è necessario l’intervento del mondo politico. Poi un passaggio sulla condizione femminile: ci sono “condizionamenti quasi insormontabili per le donne. Le più danneggiate sono proprio loro, giovani donne spesso costrette al bivio tra carriera e maternità, oppure schiacciate dal peso della cura per le proprie famiglie, soprattutto in presenza di anziani fragili e persone non autonome”, ha concluso Papa Francesco

Roberta Maria Di Giovangiulio

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